Flori pochi mesi fa felice a Vallicciola.

mercoledì 30 novembre 2011

103 di 365 - Di cani beagle e di uominibestia

Una cara amica mi ha segnalato questo video, guardatelo. Io ho pianto vedendo gli occhi vuoti di vita di questi cani che la vita non l'hanno mai conosciuta.

terrore-liberta

Questo è un video "straziante" come ha ben scritto la mia amica, non temete, non ci sono immagini forti o violente, la violenza è alle spalle, è prima, la violenza è stata perpetrata per anni su queste creature, come è possibile leggere in questo articolo dell'ex ministro Brambilla, di cui non condivido affatto la parte politica, ma che è l'unica che si interessi a queste tematiche.

Ecco l'articolo di Brambilla: cuccioli-al-buio-senza-una-carezza


Mi chiedo: quale sarà la punizione per noi uomini che facciamo questo a degli esseri viventi?
Ma sono molte altre le cose che mi domando in questi giorni, dopo il video del toro Jubilo che avete visto qui  97 di 365-lo-sguardo-di-un-toro.html è come se all'improvviso inciampassi solo in notizie terribili che riguardano gli animali. Non so se sono i cookies che lascio al mio passaggio nella rete, ma è così.






martedì 29 novembre 2011

102 di 365 - Del baccalà, di Sansone e di cocenti delusioni

Premessa: adoro il baccalà.
Svolgimento: non so cucinarlo e me lo faccio preparare dalla Suocera che ne fa delle ottime frittelline.

Qualche giorno fa al reparto pescheria del supermercato dove vado di solito c'era lui, il baccalà già ammollato, dei bei filettoni, bianchi e carnosi, non ho resistito e l'ho comprato. Non so friggere, infatti una delle prime cose che comprerò per la nuova casa sarà una bella friggitrice a cestello rotante. Non so friggere dicevo, e ho optato per una ricetta che faceva mia mamma e che mi piaceva molto: baccalà in umido con patate. Siccome sono maestra di Calamari in umido con patate, uno dei miei cavalli di battaglia, ho pensato che il procedimento e gli ingredienti fossero gli stessi e mi sono organizzata.
Il piatto è venuto molto buono ma la prossima volta devo ricordarmi di unire il baccalà solo a metà cottura delle patate, altrimenti si sfalda e non ne rimane niente.

Naturalmente in casa c'era un ottimo profumino di baccalà e Sansone era elettrico quasi come quando ordiniamo la pizza. Il Marito ed io abbiamo cenato con l'accompagnamento musicale delle sue unghiette che danzavano il tip tap sul pavimento di marmo, chiaro indice di nervosismo da "non so se me ne daranno un po' o se mi toccano quei pessimi croccantini anche stasera". Dopo cena, impietosita e intenerita ho proposto al Marito di dargli un po' di sughetto di baccalà e pane e così è stato. Il cagnetto ha fatto la ola da quanto era felice e soddisfatto!



Il dramma si è consumato la sera dopo.
Non amo buttare via il cibo, mi hanno insegnato a finire quello che ho nel piatto e se avanza qualcosa si mangia il giorno dopo. Il baccalà in umido ci era piaciuto molto, ne era avanzato un po' e abbiamo deciso di consumarlo per cena. Non mi sono accorta subito dell'agitazione di Sansone mentre lo scaldavo, me ne sono resa conto a cena mentre lo stavamo mangiando e, forse con un po' di egoismo, non ci ho fatto caso e ci siamo pappati quello che restava del baccalà senza tenerne un po' da parte per il cagnetto.
Cagnetto che ci è rimasto malissimo, "da cani" direi, coda bassa e orecchie mosce, non è venuto nemmeno sul divano a farsi coccolare... cocente delusione gastronomica!!

(il giorno dopo gli ho comprato un filetto di pesce persico... vi assicuro che mi ha perdonato!)

lunedì 28 novembre 2011

101 di 365 - Quello che resta

... Molto, molto di più di una cuccia vuota.


Un guinzaglio azzurro, un cappottino azzurro (ricordarsi di raccontare quanto odiasse il cappottino), una pettorina azzurra, un collarino pre-pettorina azzurro pure lui.
Una ciotola di acciaio con zampine in rilievo (ora è la ciotola dell'acqua di Sansone che mangia in una identica).
Una cuccia ormai troppo grande per uno solo (ricordarsi di raccontare come è arrivata la mega cuccia)
Una spazzolina a denti stretti per spazzolare orecchie con le frange: mai visto orecchie con frange?
Nessun giocattolo, mai avuto giocattoli. I miei calzini erano i suoi giocattoli preferiti.
Un posto che rimane vuoto ai piedi del letto dalla parte dove dormo io.
Un posto vuoto sul divano, accanto al bracciolo dove mi appoggio io.
Il silenzio dei viaggi in macchina. Ora mi volto per sincerarmi che Sansone ci sia, tanto è zitto e fermo.
I peli bianchi, leggermente ondulati, sottili ad una estremità e un po' più spessi all'altra che ancora troviamo sugli abiti. E io sono felice di trovarli.
La dieta che mi aveva scritto su un foglietto il suo dottore nelle ultime settimane, quando rifiutava i croccantini.
Il diario dei sintomi della sua malattia che avevo scritto per essere sicura di non tralasciare nulla quando poi avrei parlato con il suo dottore.
Le fotografie.
Le palline da tennis. Ecco, queste rientrano nei giocattoli?
La mia solitudine quando cucino.
La mia solitudine quando passeggio, quando guardo la tele, quando scrivo, quando dormo. 
La mia solitudine quando piango, quando piango, quando piango.
La mia solitudine ogni volta che andiamo fuori città, ogni volta che cammino da sola, ogni volta che non devo badare a lei.
La mia solitudine senza di lei. La mia vita senza di lei.
La vita senza Flori.



domenica 27 novembre 2011

100 di 365 - Numero cento

Io proprio non l'avrei detto.
Sono arrivata al numero cento, cento giorni, cento post per raccontare come una piccola, minuscola famiglia come la nostra: il Marito, Sansone ed io, affronta la perdita di un membro importante come è stata Flori.
La perdita di una parte fondamentale, quella allegra e solare, quella rompiscatole e rumorosa, quella aggressiva e problematica, quella vitale e spensierata, forte e temeraria.
Cento pensieri e tante parole (e migliaia di lacrime) per condividere il dolore, lo smarrimento, la tristezza e il vuoto profondo che lascia dietro di sé un cane che muore.
Molto, molto di più di una cuccia vuota.


Per questo post speciale un'immagine speciale: Flori che fa la vezzosa e si sdilinquisce sotto le carezze del Marito.

venerdì 25 novembre 2011

98 di 365 - Uno sguardo ottimista

Questa difficile settimana lavorativa è finalmente finita. Adesso ho davanti a me due giorni in cui posso fantasticare di poter fare tutte le cose che vorrei fare:

iniziare a leggere almeno uno dei bei libri che ho da parte
tanto per restare in tema, comprare almeno un libro di poesie
comprare un paio di scarpe e qualcosa da mettermi in generale
dormire dormire dormire dormire
andare dal parrucchiere
guardare qualche bel film
continuare a svuotare quella che sarà la nuova casa
scrivere scrivere scrivere scrivere
fare i compiti del corso di sceneggiatura
lavorare a maglia
fare il pane in casa con quei semini che abbiamo comprato a San Candido

.... sì lo so, è veramente tanto, ma lasciatemi sognare almeno un po'!

Ieri ho scritto di un fatto terribile, oggi pubblico un'immagine che dà speranza, l'ho trovato su Facebook e non ha bisogno di commenti.


giovedì 24 novembre 2011

97 di 365 - Lo sguardo di un toro

Osservate lo sguardo di questa bestiola: cosa ha di diverso da quello del vostro cane o del vostro gatto? Forse che il vostro cane e il vostro gatto non hanno gli occhi così tristi e disperati perché sono amati e accuditi.


A questo toro, a questo essere vivente dallo sguardo di bambino ferito, hanno fasciato le corna con pezze intrise di liquido infiammabile e hanno loro fuoco. Il toro, impazzito, corre per le vie della città bruciandosi il muso e gli occhi e non sono riuscita a scoprire come va a finire perché non ho avuto, il coraggio di continuare a leggere.
Spagna-festeggiato-ieri-il-toro-jubilo-il-toro-in-fiamme-di-nuovo/

Sono stanca di tante cose in questo periodo della mia vita: stanca della volgarità e dell'ignoranza che stanno cambiando questo paese facendomi venir voglia di andar via, stanca che basti una rotatoria per giustificare l'abbattimento di pini secolari nella mia città con governo di sinistra e progressista, stanca di non poter portare Sansone al mare ma che sia concesso accendere fuochi, fare le arrostite e lasciare cenere e carbone ovunque tra la sabbia.
E sono stanca e disgustata e offesa e addolorata che si possano continuare a praticare riti come il Toro Jubilo, leggetevi l'articolo e, se avete voglia, dite la vostra.

E io stasera mi stringerò Sansone un po' più stretto...

mercoledì 23 novembre 2011

96 di 365 - La felicità è altrove ma la contentezza abita qua

Il rapporto tra me e Sansone sta cambiando e sono contenta. Mi sembra di iniziare ad avere con lui un rapporto diretto. Sono piccole cose: dopo cena aspetta impaziente che mi sieda sul divano e mi sistemi bene la copertina sulle gambe (eh sì, proprio come i vecchietti...!) e poi salta su proprio in quello che era il posto di Flori. Ma Flori stava contro il mio seno e il bracciolo e si addormentava, Sansone invece pretende di essere incessantemente accarezzato e ad ogni mia esitazione si irrigidisce e mi mette una zampetta sulla faccia.

Abbiamo un'abitudine in famiglia, probabilmente un veterinario direbbe che è una pessima abitudine, pazienza, è una delle nostre abitudini. Quando i cagnetti finivano di mangiare i croccantini, che non hanno MAI mangiato volentieri, hanno sempre ricevuto un premietto. Un semplice pezzetto di pane secco che li faceva andare in visibilio e saltare sulle zampe posteriori, in piedi per averlo subito.
Quando c'era Flori era lei che dava inizio alle danze, se finiva di mangiare e né io né il Marito ci trovavamo in cucina, iniziava a piangere così forte che si sentiva dalla parte opposta della casa. E allora accorrevamo per elargire il tanto agognato premietto. Se invece ci trovavamo in cucina saltava su stessa come se avesse gli stivaletti a molla di Paperinik, e saltava e saltava fino a quando non otteneva il pezzetto di pane.
Naturalmente il premio veniva dato ad entrambi, anche se Sansone ci ha sempre messo un po' di più a mangiare la sua parte perché veniva distratto dal gran casino che faceva Flori.

Da quando Flori non c'è più Sansone non ha mai chiesto premietti, immaginavo che non li sapesse chiedere e a fine pasto glieli davo lo stesso, ma da qualche giorno fa una cosa nuova e buffa.
Allora, premetto che spesso viene a vedere dove mi trovo e cosa sto facendo e di solito mi aspetta o chiede carezze. Ad esempio, se mi trova in camera che mi sto cambiando, si siede sul tappeto e aspetta che finisca per tornare in cucina o in salotto insieme, se mi trova in bagno si accovaccia e aspetta che io sia pronta.
Qualche volta non si accovaccia, rimane nervoso sulla porta, rigido e attento, e appena capisce dai miei movimenti che potrei aver finito di fare quello che sto facendo, si dirige verso l'uscita della stanza in direzione della cucina. Se mi attardo torna sui suoi passi ancora più nervoso, impaziente, fa qualche passo avanti e qualche altro indietro come a chiamarmi da qualche parte.
La prima sera che l'ha fatto, all'ennesima ripetizione l'ho assecondato e seguito e, dopo aver percorso il corridoio saltellando contento come una Pasqua, mi ha scortato in cucina davanti alla sua ciotola vuota.
Mistero spiegato: aveva fatto il bravo cane, mangiato la pappa e sapeva di meritare il pezzetto di pane!

Vi dicevo che il rapporto tra noi sta cambiando, che iniziamo ad avere delle cose "nostre" sono molto contenta.
La felicità però è un'altra cosa.

Felicità.

Non so se conoscete questo posto ma è uno dei posti che amo di più al mondo e ha il potere di rendermi molto felice, la cerata gialla e i pantaloni rossi fanno la loro parte, passeggiare d'inverno con i cagnetti e il Marito (che non si vede perché fa le foto) era quanto più amassi nella vita. Non è un caso che questa immagine si chiami felicità.


martedì 22 novembre 2011

93 di 365 - Di Flori, di Melville e di una pessima giornata

Giornata durissima, oggi.
Innanzitutto ha piovuto e non è che io avessi tutta quest'ansia di autunno, di umido e di brutto tempo, proprio no.
E poi, ancora prima delle nove sono stata abbondantemente cazziata da un mio superiore che nemmeno conosco, e che forse non conoscerò mai, per mie inadempienze lavorative. La cosa mi ha scombussolato a tal punto che ho desiderato fortemente di andarmene a casa e mettermi sotto le coperte con la borsa dell'acqua calda e lasciar passare la tempesta. Ma la tempesta non passa se non pongo rimedio a un po' di cose... e allora sono rimasta stoicamente fino a sera.

Quindi mi capirete se oggi non ho voglia di raccontare anche se qualcosa da dire ci sarebbe: che vorrei Flori per stringermela contro sul divano, darle i bacini sulla testa e cercare di evitare le sue leccate sulla faccia, vorrei Flori per fare la lotta sul letto e giocare a rubare i miei calzini, vorrei Flori per inseguirci nel corridoio correndo come due matte.

La verità è che non appena mi distraggo, quando sono un po' più fragile, ed oggi eccome se lo sono, sento ancora forte il dolore, mi rivedo sul divano che la accarezzo mentre se ne va e mi si spezza il cuore. Sempre. Ogni volta. Ancora e ancora.

Oggi niente fotografie ma la vignetta di un grande autore, suggeritami da una cara amica che non sa quanto mi ha intenerito con questo pensiero.


lunedì 21 novembre 2011

92 di 365 - Pizzette a ricreazione e appuntamenti senza orologio

Una cara amica oggi mi ha raccontato una storia. E' la storia di un cane e di un ragazzo, di appuntamenti senza orologio e di pizzette a ricreazione. E' la storia che forse, da bambini, tutti avremmo voluto vivere.
Questa storia oggi è per voi e per me che vorrei ancora Flori ad aspettarmi da qualche parte.

C'è un cane che tutte le mattine alle otto e mezzo accompagna a scuola un ragazzo e poi va via.
Lo stesso cane ritorna alle undici per la ricreazione e, siccome è conosciuto da tutti gli studenti, in barba ad ogni consiglio per una sana alimentazione, sbafa pizzette, brioches e focaccine accompagnate da coca cola.
Naturalmente alla fine delle lezioni il cane scorta il bimbo fino a casa.

Non ho riflessioni o commenti da fare sul fatto che gli studiosi dicano che "i cani non hanno il senso del tempo"  o che "sono animali estremamente abitudinari" oppure anche che "il cibo muove la maggior parte dei comportamenti". Non sono un'etologa e non mi interessa dare pareri scientifici, a parte che non ne sarei proprio in grado. Dico soltanto che mi sembra una storia bellissima e che molti bambini desidererebbero vivere una storia così.
E probabilmente anche molti cagnetti....


La cittadina in cui si svolge questa bella storia si trova nel nord dell'isola e il Marito, io e i cagnetti abbiamo fatto delle bellissime passeggiate nei boschi lì vicino. E' un posto che amiamo molto e la fotografia della copertina di Un anno senza Flori è stata scattata proprio in occasione di una gita in quei posti.
Eccone qualche altra.

Sansone che, impudentemente, fa pipì sulle sequoie....


 Flori che se la gode in mezzo ai graniti...


e Flori e Sansone in pieno trekking tra le rocce.


E se aguzzate molto bene la vista potete vedere la sottoscritta (ancora ricciolo munita) che arranca da dietro i cespugli....

Questo è per Flori, per tutti i cani e anche per gli altri

Questo è il video della manifestazione di protesta contro Green Hill che si è svolta lo scorso 19 novembre a Montichiari (BS). Avevo sentito parlare di Green Hill in passato ma non credevo che fosse ancora in attività. E' spaventoso.


domenica 20 novembre 2011

91 di 365 - Di mucche, cani e zoo

Il post di oggi è un post pigro e stanco. E' stata una domenica faticosa dal punto di vista fisico ma non di quella bella stanchezza che libera la mente e la lascia "più forte e più creativa che pria..."
No, invece una stanchezza spossante che ti annebbia la mente e ti azzera i circuiti.
E allora eccomi qui a segnalarvi notizie, articoli e siti interessanti che hanno a che fare con i cani, ma non solo.

Questa è la storia a lieto fine di una pitbull randagia, adottata da un commissariato:
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_novembre_18/pitbull-gilda-commissario-rex-quarto-oggiaro-polizia-1902215878312.shtml

la fine di questa storia invece ancora non la conosciamo, ma ci auguriamo per Nox che sia positiva. Purtroppo leggiamo troppo spesso di proprietari di cani che rovesciano su questi animali le loro insicurezze e debolezze:
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_novembre_10/lettera-istruttore-cane-nox-dogo-1902120220099.shtml

Gironzolando in rete sono inciampata in questo bel sito che mi ha aperto un mondo, fateci un salto, io non riesco più nemmeno a guardare quella pubblicità in tv dove si vede una corsa di cani:
http://www.adozionilevrieri.it/

E in ultimo due parole sul blog di Cristina Nadotti che ci commuove, diverte, indigna e interessa con i suoi articoli. E per quanto mi riguarda, mi informa, raccontandomi cose che non conosco.
http://nadotti.blogautore.repubblica.it/2011/11/18/la-nuova-napoli-puo-partire-anche-da-un-non-zoo/


La fotografia di oggi è un omaggio a questo post in cui non si parla solo di cani e, naturalmente, un omaggio a Flori che le mucche le ha sempre temute come il fuoco.
Ma, poiché era una cagnetta temeraria ed estremamente rompicoglioni, le ha sempre aggredite abbaiando come una forsennata e saltando sul posto con le zampe rigide badando bene a non avanzare di un solo centimetro.


sabato 19 novembre 2011

90 di 365 - Flori artistica bis

Ho già detto che il Marito è uno speciale e non voglio ripeterlo troppo perché poi mi porto sfiga da sola, ma tant'è...
Ha visto il post di ieri e oggi, dal niente, è saltato fuori un altro ritratto di Flori, questa volta addormentata, che non conoscevo.
L'ho già detto che adoro il Marito?



venerdì 18 novembre 2011

89 di 365 - Flori artistica

Il Marito, oltre ad essere un ottimo colorista (e anche tante altre cose) è un bravissimo disegnatore. Peccato che non riesca a trovare il tempo per dedicarsi a foglio e matita perché sono sicura che potrebbe fare cose davvero belle.
E' da tanti anni che gli chiedo un disegno solo per me, pensato solo per me, eseguito solo per me... che volete che vi dica... noi donne per certe cose vogliamo l'esclusiva... E' da tanti anni che gli chiedo anche solo uno schizzo ma mai che mi abbia disegnato niente, mai, meno di zero.
Fino a quando, un po' di tempo fa, scopro nello studio questo ritratto di Flori che sonnecchia, lui dice che non è finito, io dico che è bellissimo e stasera lo pubblico e lo dedico a Flori.



Per quanto riguarda il Marito, comunque, che non creda di cavarsela così, perché io resto in attesa della mia esclusiva...

giovedì 17 novembre 2011

88 di 365 - Di brutti sogni e di sogni cattivi

Stamattina alle 4,30 mi sono svegliata.
Qualche volta la mattina presto mi sveglio perché ho caldo, perché devo far pipì o perché sento rumori molesti ( ad esempio il marito che russa... ah, la pagherò cara per questo...).
Stamattina mi sono svegliata preoccupata perché due giorni fa avevo notato che da una delle mammelle di Flori fuoriusciva del pus, avevo ripulito e disinfettato la parte e avevo tenuto d'occhio l'evolversi delle cose. Il giorno dopo, che sarebbe ieri, il pus fuoriusciva da tutte le mammelle della cagnolina, e il veterinario mi aveva detto di portargliela subito. Cosa fosse accaduto in seguito non me lo ricordavo più e nemmeno come mai Flori non fosse nella sua cuccia.

Poi il cervello ha ricominciato a funzionare, ha fatto chiarezza e sono ritornata alla realtà.
Una realtà in cui Floretta non c'è più.

mercoledì 16 novembre 2011

87 di 365 - Ci vorrebbe Flori

Stasera non ne ho voglia. Non ne ho voglia e nonostante quello che ho scritto qualche giorno fa, non ho la più pallida idea di cosa raccontarvi.
E' arrivato il freddo e il freddo che fa qua sull'isola io proprio non lo sopporto. Il Fratello che vive al nord mi prende in giro quando gli dico che fa freddissimo e mi zittisce snocciolandomi le temperature dell'isola e del suo nord. In effetti posso solo stare zitta, ma com'è che quando vado a trovarlo o quando alla fine di gennaio andiamo ad Angouleme e a Parigi per Le Festival de la BD, non sento tutto questo freddo?
Comunque, il freddo mi incattivisce, mi annebbia il cervello e la creatività. Vorrei divorare solo zuppe bollenti, evitare di lavare e preparare insalata e frutta (che mica le puoi lavare con l'acqua calda) e infilarmi in un letto già caldo da cui però vorrei non dover uscire domattina alle 6,30.

E poi c'è il tempo. Il tempo come ore, minuti, giorni che scorrono, passano e non tornano più. E io non riesco a leggere, andare sulla cyclette, guardare almeno uno di tutti quei bei film che ho scaricato, finire il maglione che sto facendo al Marito e scrivere, scrivere, scrivere.
Io non faccio le pulizie, ho la lavastoviglie e la lavatrice e cucino pochissimo, si può sapere dove va a finire il mio tempo? Che fine fanno le mie ore? Credo che le mie giornate siano difettose, che ci sia un meccanismo strano che comprime il mio tempo libero fino a ridurlo ad una lama sottile, sottile, inesistente.



Ci vorrebbe Flori stasera a chiamarmi al gioco, a provocarmi il riso, a invitarmi al nascondino tra ingresso, cucina e salotto, a inseguirci come matte nel corridoio e alla fine chi vince ha un biscottino (lei) o un abbraccio pelosissimo con leccata di faccia (io).

Diomio, cosa darei per un altro momento così...

martedì 15 novembre 2011

86 di 365 - Sansone Houdini

Che Sansone sia un cagnetto sorprendente l'ho detto più volte e vi ho anche già raccontato qualche storiella che lo riguarda, chissà se quello che vi racconterò stasera vi sorprenderà come ha sorpreso me.

Mettetevi comodi perché devo partire un po' da lontano.
Tanti anni fa il Marito ed io avevamo deciso di far indossare a Sansone una pettorina anziché il solito collarino. Ci sembrava che il cane fosse particolarmente leggero e fragile e pensavamo che una pettorina avrebbe alleviato la forza esercitata dal guinzaglio sul suo collo.
Eravamo andati in un negozio di articoli per animali e avevamo scelto e acquistato la pettorina.
Avevamo l'abitudine, e l'abbiamo ancora, di mettere il collare (o la pettorina) al cagnetto in occasione della prima uscita della mattina e di toglierlo solo prima di andare a dormire. So che ci sono tante persone che non lo tolgono mai, ma a me piace pensare che il cane si senta più libero e riposi meglio senza nulla che gli stringe il collo o le spalle.
E infatti Sansone aveva divorato la pettorina nuova il giorno stesso.

Ci avevamo riprovato altre due volte, stando bene attenti a non lasciarlo solo in casa con la pettorina addosso, ma era sufficiente anche perderlo di vista un momento per cucinare o rifare i letti e il rosicchiatore di pettorine entrava in azione. Naturalmente eravamo tornati al vecchio, caro collare.

Questo fino a qualche anno fa. Non mi ricordo come è stato che abbiamo riprovato, comunque è andata bene, Flori e Sansone si sono abituati e voilà: completino blu con guinzaglio e collare per Flori e rosso per Sansone.

Ora succede, come sicuramente ben sa chi divide la vita con un cane, che i cani si scuotano, si "scuzzulino" dice il Marito. Sì, insomma, fanno quella strana cosa che li porta a ruotare vorticosamente a destra e a sinistra, prima la testa e poi di seguito, ma anche contemporaneamente, tutto il corpo con un movimento convulso, che man mano scema dalla testa alla coda, così che verso la fine della "scuzzulatura", la testa è già ferma e le zampe di dietro, il sedere e la coda ancora si agitano.

Sansone ha una pessima abitudine: si "scuzzula" anche mentre stiamo attraversando la strada e con aria umile e sorridente imploriamo chi sta al volante di risparmiarci anche per questa volta e loro, i guidatori, sono fermi, in attesa che noi abbiamo terminato il nostro attraversamento, stanno con il piede sull'acceleratore e un'aria seccata perché gli stiamo facendo perdere una nano molecola del loro tempo prezioso e quel cagnetto che è in nostra compagnia non trotterella abbastanza veloce. Ma il cagnetto in questione, non solo non accelera, ma di punto in bianco, preferibilmente al centro della via si ferma e si "scuzzula" violentemente rifiutandosi di avanzare di un centimetro finché non ha ben agitato ogni pelo del suo corpicino.

Eh sì, Sansone è un campione di "scuzzulamento".
Mi racconta il Marito che questa mattina mentre veniva a prendermi per andare a pranzo con Sansone al guinzaglio, all'improvviso si è "scuzzulato" così violentemente che la pettorina è rimasta attaccata al guinzaglio ma senza il cagnetto!
Che dire? Meglio di Houdini, come ha commentato il Marito.

Il divoratore di pettorine


lunedì 14 novembre 2011

85 di 365 - Tre mesi senza Flori

Oggi sono tre mesi che Flori non c'è più, tre mesi fa a quest'ora ancora speravo, ancora non ci credevo, ancora pensavo possibili altri giorni insieme. A vivere.
E invece no.


domenica 13 novembre 2011

84 di 365 - Le cose non fatte


Spesso arrivo a quest'ora senza una briciola di idea per il post della giornata ma per fortuna accade sempre qualcosa che accorre in mio aiuto e il post si scrive quasi da solo.

Per quanto ne avessimo parlato tante volte il Marito ed io non abbiamo mai fatto un filmino, oggi si dice video, ai cagnetti. Foto sì tante, anche se non sono mai abbastanza, ma mai un qualcosa in cui si possa vederli in movimento, guardare come corrono, come scodinzolano, saltano o trotterellano.

Poco fa ho visto il video pubblicato su Love Dog Blog: è così tenero e poetico. Niente di strambo o artefatto, una cosa semplice semplice: due cagnetti che corrono e giocano sull'erba, felici. Ma c'è il sole, una pallina e dei premietti, una colonna strepitosa e un montaggio perfetto.

Ho tanto desiderato un video di Flori, poterla rivedere che cammina in quel suo modo buffo, mentre si gira ogni tanto con la testa di lato a controllare se arrivo dietro di lei, osservarla saltare, lei che era campionessa di salto in alto, sempre che ci fosse un biscottino da rubare. O guardarla fare il cane da circo, come dicevamo il Marito ed io quando rimaneva ferma in piedi per diversi secondi in attesa di avere qualcosa dalla tavola.

Ecco Flori in una delle sue migliori interpretazioni: il cane da circo

E invece abbiamo aspettato troppo e non si deve aspettare, non dobbiamo rimandare pensando che c'è sempre tempo, che abbiamo sempre un domani davanti. Perché poi arriva un giorno che è IL giorno, tutto si ferma, si annulla, si spegne.
E quello è un giorno senza domani e allora è troppo tardi.  

sabato 12 novembre 2011

83 di 365 - Flori sul red carpet :)

Oggi è stata una giornata lunghissima e stancante, con sveglia alle 6 per varie incombenze mediche e giri per scegliere piastrelle e arredi del bagno della nuova casa.
Non è stato difficile e sfiancante come scegliere la cucina (vi ricordate? Ve ne ho parlato qui: 65 di 365 - Di nuove cucine e vecchi (?) dolori e qui: 66 di 365 Delle nuove cucine e dell'aoristo passivo ma è stato ugualmente stancante.

Poi c'è stato il pranzo dalla Suocera che oggi ci ha particolarmente provato, varie incombenze casalinghe e ora, finalmente, a casa con spesa da mettere a posto, cena da preparare, posta da leggere, blog da aggiornare e per forza un passaggio su facebook.

E su facebook trovo un messaggio dei nuovi amici di Love Dog Blog che mi invitano a visitare la loro pagina e sorpresa sorpresissima sorpresa! c'è Un anno senza Flori!

Sono emozionatissima e onorata, il loro blog mi piace moltissimo, è elegante, tenero e informativo al tempo stesso, sono davvero contenta e li ringrazio.

www.lovedogblog.com/anno-senza-flori

venerdì 11 novembre 2011

82 di 365 - Abitudini familiari 3 - Il risveglio dei giorni di festa

Si dice che i cani non abbiano il senso del tempo, che non abbiano percezione dei minuti che passano, che per loro una, due oppure dieci ore faccia lo stesso.
Ebbene, posso assicurarvi che non è così.
Nei prossimi giorni ve ne darò altre prove, per adesso mi limito a raccontarvi quello che per 11 anni è stato il risveglio del fine settimana, ma anche delle feste, dei giorni di vacanza, di quando non si lavora e la sveglia non squilla alle 6,20 del mattino.

Per prima si muoveva Flori: entrava in camera, faceva tutto il giro del letto fino ad arrivare dalla parte in cui dormo io, avanzava fino all'altezza del mio viso e dopo avermi osservato un attimo (lo so, perché qualche volta ero già sveglia e l'ho spiata) poneva la zampa sulla coperta all'altezza del mio mento, la lasciava un momento e la metteva giù. Se io non davo segni di vita, ed io al primo tentativo non davo mai segni di vita, ci riprovava più e più volte, sempre con estrema delicatezza, fino a quando io tiravo una mano fuori dalle coperte, le facevo una carezza sulla testa e lei, come se quello fosse il segnale convenuto, e lo era, non so come e quando lo fosse diventato, ma lo era, lei saltava sul letto e si metteva ai miei piedi, proprio sull'orlo, per non dare il minimo fastidio.

Si fa la nanna


A questo punto la strada era libera, i permessi accordati, i divieti caduti e anche Sansone osava avanzare. Lui si fermava subito all'entrata della camera, dal lato del letto dove dorme il Marito e, senza chiedere, dopo avere fatto avanti e indietro lungo la sponda del letto, come una sentinella di vedetta, almeno sette o otto volte, saltava sul petto del Marito che gli faceva un po' di posto.

Dopo questi avvicinamenti continuavamo a dormire tutti e quattro, uno sull'altro per un paio d'ore ancora, fino a quando il letto non diventava improvvisamente troppo piccolo e ci faceva capire che era di alzarsi.

Questo accadeva tutte le mattine in cui la sveglia non suonava presto e mi domando: ma se i cani non hanno il senso del tempo, come facevano a sapere che la sveglia non avrebbe suonato? Che dopo pochi minuti non ci saremmo alzati per andare al lavoro? Come potevano sapere che era sabato, domenica, Natale o Ferragosto?

giovedì 10 novembre 2011

81 di 365 - Compiti e poco tempo

Grazie agli amici di lovedogblog.com, che hanno segnalato questo sito, ho trovato queste bellissime e divertenti fotografie http://www.thedailytail.com/pictures/aww-moments-with-animals-critters-cute/

Stasera ho pochissimo tempo, sto cercando di terminare i compiti della seconda lezione del corso di sceneggiatura che sto seguendo, ma non riesco a produrre nulla di buono... Accipicchia!

mercoledì 9 novembre 2011

80 di 365 - Attese e desideri

Io la aspetto ancora, sapete?
Aspetto che torni.
Che spunti da dietro l'angolo di una via con quel suo buffo trotterellare, mi aspetto di incontrarla nel portone ogni volta che rientro a casa e tutte le mattine, al risveglio, è ancora con stupore che nella cuccia trovo un solo cagnolino.
Lo so che ho il cervello malato, che perdo colpi, che è tutto assurdo, ma la verità è che non sono ancora riuscita a lasciarla andare. E la aspetto. Ancora.




Vi segnalo un bel blog in cui ho inciampato nella Rete.
http://www.lovedogblog.com/

martedì 8 novembre 2011

79 di 365 - Flori ed io. Un regalo di compleanno inaspettato 3


Ora occorreva trovare un nome. 
Dopo un “controllo” che mi era sembrato sufficientemente accurato, anche se ancora non sapevo quanto poco lo fosse in realtà, ero arrivata alla conclusione che il cane fosse un maschio. Una volta avuta questa certezza il resto è stato facile, ho sempre aborrito i nomi “da cane” tipo: Fuffi, Pallino, Fido, Poppi ecc, mi piacciono i nomi veri ed avendo io due soli grandi miti: Alessandro Magno ed Ernesto Che Guevara, senza la minima esitazione, il cagnolino è diventato Ernesto.

Già mi vedevo, in giro a passeggio con lui accanto e a chi avesse chiesto il suo nome, avrei risposto orgogliosissima:- Ernesto!
Ansiosa di spiegare il come e il perché.

Ecco Floretta con i peli al vento

lunedì 7 novembre 2011

78 di 365 - Flori ed io. Un regalo di compleanno inaspettato 2


Abitavo a circa un quarto d’ora di cammino e facevo sempre volentieri la strada a piedi, ormai quasi in automatico tanto la conoscevo bene, con la mente persa in pensieri, riflessioni e canzoni che cantavo in silenzio solo per me.
Ma non ci sono state canzoni quel giorno, né pensieri persi dietro chissà cosa, tenevo il cane tra le braccia, in mano potrei dire, tanto era piccolo, e tutta la mia attenzione era tesa a non sballottarlo troppo e a far sì che non cadesse. 
Le persone che incrociavo lungo la strada ci guardavano e sorridevano. 
Dopo un po’ ho iniziato a sorridere anch’io, a quelli che incontravo e anche da sola: guardavo il cagnolino e quel suo buffo naso, gli sorridevo e sorridevo anche a me stessa.
Delle prime ore trascorse a casa non ricordo più nulla, solo che ho preparato una zuppetta di pane e latte che è stata spazzolata via in un battibaleno.
Dopopranzo ci siamo addormentati insieme, al sole sul divano di fronte alla finestra e al risveglio, quando ho accarezzato il fagottino addormentato nell’incavo del mio seno, svegliandolo, quando ha sollevato il muso e mi ha fissato con quegli occhi incredibilmente rotondi, niente è più stato come prima. 
Senza quasi rendermene conto è stato naturale pensare di tenerlo con me, immaginare che avrei potuto portarlo al lavoro la mattina: - …Farebbe proprio una bella passeggiata e quando è bella giornata potrebbe stare fuori e io servirei i clienti lasciando la porta aperta…
All’epoca avevo il pomeriggio libero e pensai che saremmo potuti andare insieme dappertutto e in particolare nel parco vicino casa. Piano, piano questo pensiero prese sempre più forma fino a diventare una decisione definitiva: avrei tenuto il cane!




domenica 6 novembre 2011

77 di 365 - Flori ed io. Un regalo di compleanno inaspettato 1


Flori è arrivata una mattina di febbraio, poco prima del mio compleanno, una di quelle belle mattine di sole che preludono già alla primavera, così frequenti sull’isola.
Gianni l’aveva trovata la mattina presto in campagna, quando era andato a dare da mangiare al cavallo, sola e spaurita e - chissà cosa gli era passato per la testa - l’aveva raccolta e portata da me al lavoro. Era passato dal retro e, senza darmi il tempo di ribattere e di capire, me l’aveva messa in braccio chiedendomi con quel suo sorriso da lestofante:- Me lo tieni fino alla chiusura, per favore?
Che potevo fare? Si era allontanato velocemente mentre gli gridavo:- Vieni prima delle due! E non tentare di fregarmi!

Era piccolissima, un fagottino dal pelo lungo bianco, nero e con qualche sfumatura color tabacco, gli occhi scuri e tondi, i più dolci e i più grandi che io avessi mai visto e un incredibile tartufo rosa a pois neri. In seguito poi, con il passare dei mesi, i pallini neri presero il sopravvento sul rosa fino a coprirle completamente il naso, facendolo così diventare un grosso tartufone nero.
L’avevo messa in una scatola di cartone e mentre servivo i clienti le lanciavo sguardi distratti. 
Si era appallottolata, sembrava ancora più piccola e si era addormentata. Le ore erano trascorse velocemente e quando è arrivato il momento di chiudere, di Gianni non c’era traccia. Avevo provato a rintracciarlo e lui, con voce esitante, mi aveva chiesto al telefono:- Non potresti tenermelo fino al pomeriggio? Sono fuori città e non riesco ad arrivare in tempo!
A quel punto mi ero davvero seccata. Ho pensato che cercasse di fregarmi e, conoscendo il mio cuore tenero, di mollarmi il cucciolo. Non avevo la minima intenzione di tenerlo, sarei andata a casa a pranzo e nel pomeriggio, volente o nolente, Gianni sarebbe dovuto passare a riprendersi il cane.


sabato 5 novembre 2011

76 di 365 - Poche parole, stasera

Credo di essere arrivata ad una conclusione:
NON PRENDERO' UN ALTRO CANE.

Non lo andrò a cercare, non visiterò canili, non spargerò la voce, non chiederò al Fratello una delle prossime figlie di Biagio e smetterò di gironzolare in Rete nei siti di adozioni a cercare Flori.
Flori non tornerà, era unica e irripetibile e non c'è più.

E per stasera è tutto.


venerdì 4 novembre 2011

75 di 365 - Di polpette e soddisfazioni

Dite la verità: ma che bello quando cuciniamo qualcosa senza aspettative, magari una cosina semplice semplice per cena e poi abbiamo la sorpresa di gustare qualcosa di buonissimo.
Ieri sera ho preparato le polpettine di tonno e ricotta che ormai preparo spesso quando invito a cena amici con bambini, le ho sempre cotte in forno anziché friggerle e la ricetta l'ho presa in rete.

Ieri sera ero convinta di avere tutto l'occorrente per rifarle, invece ho apportato delle piccole modifiche nelle quantità degli ingredienti (si sono rese necessarie perché non avevo abbastanza tonno) e, sorpresa, sono venute mooolto più buone delle altre volte!

Allora, ecco la ricetta così come le ho fatte ieri sera.

POLPETTINE DI RICOTTA E TONNO
Ingredienti per 2 persone (20 polpettine)

200 grammi di ricotta vaccina (ma va bene anche quella di pecora, anzi io la preferisco)
una scatoletta di tonno sott'olio da 160 grammi
una manciata di grana o parmigiano grattugiato
1 uovo intero
la scorza grattugiata di mezzo limone
un po' di basilico tritato
sale
pan grattato
olio di semi per friggere

Preparazione
In una terrina sgranare bene la ricotta con una forchetta, aggiungere il tonno sgocciolato dall'olio di conservazione e lavorare fino ad amalgamare i due ingredienti.
Aggiungere l'uovo e il formaggio grattugiato e continuare a lavorare l'impasto con la forchetta fino ad ottenere una crema morbida. Aggiustare di sale e unire la scorza di limone e il basilico.
Con l'aiuto di un cucchiaino formare delle polpettine della grandezza di una piccola noce e passarle nel pane grattugiato.
Quando saranno tutte pronte, mettere in un tegame di acciaio a bordi alti, abbondante olio di semi e farlo scaldare bene.
Un attimo prima di friggerle, ripassare le polpettine nel pane grattugiato (perché nel frattempo potrebbero essersi inumidite, dato che l'impasto è molto morbido) e procedere alla frittura.
Saranno pronte quando avranno un bel colore dorato, come un biscotto.
Sono ottime come antipasto, aperitivo oppure come secondo leggero. Se volete evitare il fritto potete provare a cuocerle in forno, ma ora che le ho assaggiate fritte, posso assicurarvi che non c'è paragone!

Ieri sera ho avuto un aiutante canino (e carino...) che ha provveduto a pulire il pavimento dalle bricioline di pan grattato che erano cadute.... potete immaginare il suo entusiasmo e anche il mio, che dopo la brutta giornata di cui vi ho parlato qui http://unannosenzaflori.blogspot.com/2011/11/74-di-365-ancora-blog-terapia.html, mi sono ripresa grazie a Sansone e alle polpettine!



giovedì 3 novembre 2011

74 di 365 - Ancora blog-terapia

E poi ci sono quelle giornate che da subito, da appena butti il naso fuori di casa, ti mandano segnali che forse è meglio tornare a cuccia sotto le coperte e darti malata, dispersa. Forse è meglio staccare il telefono, spegnere il cellulare e provare a resettare cervello ed emozioni, provare a dimenticare di nuovo.
Ma che dico? Dimenticare? E chi vuole dimenticare?
No, in giornate come questa vorrei solo restare a galla, lavorare, sorridere ai colleghi, abbracciare il Marito e accarezzare Sansone, arrivare il più in fretta possibile, insomma, a fine serata, al mio momento di blog-terapia.

Eh, già. Perché oggi è stata proprio una cattiva giornata. Stamattina sulla strada dell'ufficio ho visto una ragazza che conosco di vista con i suoi 3 cani e ho notato che uno è ormai veramente vecchio e fatica a camminare.
Ma Flori era pimpante come una ragazzina...

Un po' più avanti ho incontrato mia cugina che tornava dall'edicola con il cagnolino al guinzaglio e camminava parlandogli mentre il cagnolino la ascoltava adorante.
Io a Flori parlavo moltissimo e lei capiva ogni cosa.

Oggi è passato a trovarmi in ufficio un collega che lavora in un'altra città dell'isola e gentilmente mi ha chiesto come sto, come ho trascorso estate e vacanze.
E il primo impulso, l'unica cosa che mi è salita alle labbra è stato dire che la mia cagnolina è morta a Ferragosto.

Oggi è una giornata così, sono troppo triste per fare qualsiasi cosa, mi sento pesante e vuota allo stesso tempo, Flori continua a mancarmi in un modo che mi toglie il respiro. E mi sento stupida e provo vergogna di questi sentimenti perché ho paura di non essere compresa.



mercoledì 2 novembre 2011

73 di 365 - Sansone contento

Oggi, al ritorno dalla passeggiatina serale, Sansone è arrivato correndo come un matto, mi è saltato addosso sul divano e mi ha leccato la faccia, saltando alternativamente dal divano alle mie ginocchia.
Il Marito mi ha raccontato che ha fatto gli ultimi metri di marciapiede, l'ingresso e le scale a pazza velocità e che di fronte alla porta di casa che non si è aperta velocemente come avrebbe desiderato, ha girato più volte su se stesso, come fa quando è proprio super eccitato.

Perché fosse così felice di tornare a casa non è dato saperlo, però è bello che esista qualcuno così contento di vedermi....


martedì 1 novembre 2011

72 di 365 - Domenica estiva

Oggi è il primo novembre ma qui sull'isola sembra che la natura lo abbia dimenticato. Il meteo di oggi annunciava un temporale per le dieci di stamattina, ma il tempo era talmente bello che sulla spiaggia c'erano tante persone che prendevano il sole e alcune anche in costume da bagno.
Per contro, in paese, al baretto dove mangiamo sempre, c'era un via vai di stivali e scarponcini con il pelo dentro, abbinati però a top scollati e senza maniche.... faceva caldo!!

Sansone aveva voglia di correre oggi, per un po' si è contenuto, ma poi, arrivati alla spiaggia, proprio come i bambini non ce l'ha fatta più e ha corso come un matto. Solo che, probabilmente abituato alla montagna in cui poteva bere liberamente in ogni ruscello, lago o pozzanghera, ha provato a bere l'acqua del mare e anzi, ci ha provato e riprovato, più volte e in più punti, incredulo che fosse salata!
Eccovi una bella fotografia mentre corre spensierato sulla spiaggia.