Domani mattina riprenderò con la piscina.
Inutile dire che ho mille paure:
di non sentire la sveglia,
di sentirla e decidere di non alzarmi,
di passare davanti ad uno specchio in costume da bagno e vedermi,
di scivolare entrando in vasca,
di avere troppi dolori e non riuscire a nuotare,
di avere capogiro alla fine e svenire.
Bastano? Sì, bastano.
Poi mi dico che sono deficiente, che in questo momento è una delle cose che desidero di più e che di solito mi rende non felice ma felicissima, e mi fa stare non bene ma benissimo.
E allora? Allora, coraggio, vado, torno e vi racconto.
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