Flori pochi mesi fa felice a Vallicciola.

mercoledì 17 ottobre 2012

164 di 365 - Dell'Ecocentro e dei baci sulla bocca

DOMENICA 14 OTTOBRE 2012

Stamattina prima di uscire per andare all'Ecocentro, il Marito perdeva tempo a pigiare sui tasti dell'Iphone con il risultato di spazientirmi molto, in questo periodo mi è facilissimo perdere la pazienza, forse è colpa di questi dolori che mi impediscono di camminare oppure semplicemente perché sto invecchiando e divento sempre più bisbetica. Comunque, era lì che smanettava sui tasti a cercare una canzone di Fossati.
C'è da dire che il Marito non ha mai ascoltato Fossati e che non ci viene mai in mente Fossati quando elenchiamo i cantautori che ci piacciono, ma tant'è, lui cercava una canzone di Fossati e la doveva trovare esattamente prima di andare all'Ecocentro a portare vecchie cose da buttar via, pezzi di legno, vecchie cornici, vassoi di plastica, di legno e cartapesta, ma da dove sono usciti tutti questi vassoi? Ed io non avevo proprio voglia di andarci, men che meno di continuare questo trasloco che ogni volta mi spezza il cuore in pezzi più piccoli, al mare sarei andata, questo sì, a far correre Tatti, che lei almeno ci riesce anche se con un piede di meno, al mare a prendere vento. ad ossigenare polmoni e pensieri e invece, no, all'Ecocentro bisogna andare, perché abbiamo una casa da svuotare e tante cose ancora da buttare.
E decido di stare calma e respirare profondamente aspettando che il Marito trovi la sua canzone, capricci da Marito..., ma poi mi è arrivato alle spalle, mi ha infilato le cuffiette e ha mandato la canzone che aveva tanto cercato e che era.... per me.
Questa




e vi dirò, gli argini del mio cuore si sono frantumati e le lacrime sono sgorgate e insieme alle lacrime i singhiozzi e anche andare all'Ecocentro ha avuto un senso.







sabato 18 agosto 2012

163 di 365 - All'angolo della via

All'angolo della via ci sono io
sono seduta su un gradino
tengo Flori al guinzaglio
la accarezzo e la accarezzo ancora
le parlo dolcemente
la guardo negli occhi per capire se sta meglio
ascolto il suo respiro
osservo come si muove.
All'angolo della via ci sono io
il Marito è in piedi e ci guarda
è preoccupato ma ha il cuore pieno di speranza
il mio cuore è pieno di certezza
Flori tornerà a casa
starà meglio
e partiremo per la montagna
con la grande nave che le fa un po' paura
e me la fa dormire accanto.
All'angolo della via ci sono io
sono seduta su un gradino
Flori è al guinzaglio dopo una notte sotto ossigeno
mi tira perché vuole andare a casa
e questo è un ottimo segno, penso
un segno meraviglioso
ora guarisce e tutti torniamo a casa
abbiamo ancora mille da fare.
Tanta vita da vivere.

Oggi sono passata davanti all'angolo di quella via, ero in macchina e Flori non c'è più.
Non abbiamo più navi da prendere, prati di montagna che ci aspettano, case in cui ripararci quando piove, divani come grandi cucce.
Non abbiamo più vita da vivere io e Flori insieme, e a volte, nelle giornate come questa, mi pare che la vita si sia fermata sul gradino all'angolo di quella via.

162 di 365 - Buon Compleanno

Venerdì 17 agosto

Oggi è il compleanno di Tatti. Il primo.
Non so cosa dire, purtroppo tutte le belle emozioni sono azzerate dalla malattia di Sansone e dall'anniversario della morte di Flori.
Tatti è il mio fiocco di neve, il raggio di sole della nostra famiglia, e allora ecco una delle canzoni che amo di più: Raggio di sole di Francesco De Gregori.

E benvenuta, Tattarina.


martedì 14 agosto 2012

161 di 365 - Un anno è passato

E' passato un anno, 365 giorni, 52 settimane, 160 post, innumerevoli lacrime e sorrisi, dormite, risvegli, giochi, qualche malattia, tanto lavoro, poche vacanze, un viaggio.
Una nuova cagnetta.
Un'assenza incolmabile.

Un anno senza Flori.

sabato 11 agosto 2012

160 di 365 - Il cuore grande di Sansone

C'è chi ha un grande cuore e chi ha un cuore grande, chi è senza cuore o ha un cuore piccolo piccolo, insomma, quando si parla di cuore ce n'è un pò per tutti i gusti...

Che Sansone avesse un grande cuore non è mai stato un mistero per nessuno, ma che avesse un cuore grande ecco, questo proprio ce lo saremmo risparmiato volentieri.

Eh già, il nostro ex piccolino di casa (perché da quando è arrivata Tatti all'improvviso è diventato un cane gigante...) ha un soffio al cuore, una cosa che per noi umani sarebbe quasi una passeggiata e che al giorno d'oggi si risolverebbe con un intervento quasi di routine.  Ma nei cani, no.
I cani non si operano al cuore. E il cuore di Sansone sta crescendo sempre di più e sta premendo sui bronchi, ecco il perché della sua tosse terribile, e non c'è niente da fare tranne che prendere un sacco di medicine per tenere semplicemente la situazione sotto controllo.

E ieri siamo stati dal veterinario n° 2, quello che ci ha seguito l'anno scorso durante la malattia di Flori e che ha macchine che il veterinario n° 1 non ha.
Entrare in quell'ambulatorio con un cagnetto che tossisce è stato come rivivere cose terribili e mai dimenticate, mai messe da parte nemmeno per un minuto. Mi sono fatta forza e ho spolverato la super donna che c'è da qualche parte dentro di me, l'ho fatto per Sansone, l'ho fatto per il Marito, ma è stata davvero dura.
Il veterinario n° 2 ha usato parole chiarissime ma dannatamente toste: ha parlato di morte, di respiro, di liquido nei polmoni, ci ha messo improvvisamente davanti agli occhi l'età e la salute precaria di Sansone e a me è sembrato che stesse preparandoci ad una perdita che non sarà lontana.

Non voglio più cani, mai più. Tanta felicità sì, la casa allegra, come dice il Marito, ma quando ci lasciano è un dolore insopportabile, la loro scomparsa è inaccettabile, è passato quasi un anno dalla morte di Flori e ancora non mi do pace e non riesco ad accettare ed amare Tatti.

Ma questa è un'altra storia... ne parleremo.

venerdì 10 agosto 2012

159 di 365 - Fantasmi di ghiaccio

Giovedì 9 agosto 2012

I miei fantasmi sono di nuovo tutti qua. Mi stanno intorno mordicchiandomi gomiti e caviglie, lasciandomi addosso una scia di bava schifosa che mi si appiccica alla pelle e agli abiti, che mi avvolge come un bozzolo malsano i pensieri, che mi impedisce di essere lucida e distaccata.

Sansone ha la tosse. Una tosse brutta e cavernosa che non ha mai avuto in tutta la sua vita di acciacchi, una tosse al cui rumore mi tremano le vene dei polsi e le ginocchia, una tosse che porta con sé ricordi dolorosi e timori nascosti.

Lunedì pomeriggio ha iniziato una cura che a tutt’oggi non ha dato nessun risultato e il veterinario oggi ha deciso di fare un eco cardio perché il cuore potrebbe essere affaticato da una qualche carenza polmonare. E io? Io sto azzerando ogni emozione: lavoro, mangio, parlo al telefono, cucino, faccio quello che devo, ma ho costruito una parete di ghiaccio intorno al cuore perché altrimenti mi lascerei scivolare a terra e lì resterei ad aspettare che qualcuno altro si occupi di tutto, ad aspettare di sapere che è tutto finito, che tutto va bene, che Sansone è guarito. Che i fantasmi se ne sono andati.

Ma per il momento i miei fantasmi sono di nuovo tutti qua e stamattina, al risveglio, nel silenzio della casa nuova, il respiro roco e affaticato di Sansone mi è entrato come una lama di ghiaccio fino in fondo al cuore e mi ha lasciato impietrita sul letto.

lunedì 9 aprile 2012

158 di 365 - Fragole e lemon curd

Queste sono giornate in cui è facile litigare, costellate di incomprensioni dal risveglio alla sera sotto le coperte, e allora ho pensato che le fragole che avevo in frigo meritassero qualcosa di dolce, che io meritassi qualcosa di dolce, un comfort food che funziona sempre benissimo, anche con l'umore più nero che c'è: il lemon curd.
E quale abbinamento migliore se non con le fragole? Sì, lo so, non ho inventato niente di nuovo, per giunta la ricetta del lemon curd è quella super collaudata, che ormai faccio anche ad occhi chiusi, del Cavoletto e la pasta sfoglia è quella pronta Buitoni, ma le sfogliette sono venute una vera goduria!


E con il lemon curd rimasto ho fatto due coppette veloci, veloci con fragole a pezzetti e bastoncini di sfoglia allo zucchero di canna.


Risultato: niente di meglio di una ciotolina di lemon curd per addolcire la vita...

domenica 8 aprile 2012

157 di 365 - Pasqua di resurrezione

Oggi è Pasqua e sebbene io non sia particolarmente credente non posso nemmeno dire di non esserlo affatto, diciamo pure che appartengo a quella grande moltitudine che stanno nel mezzo. Però quest'anno, questa ricorrenza mai particolarmente sentita, né tanto meno mai particolarmente festeggiata a parte con una grande mangiata in famiglia, io la sento in modo speciale e, a modo mio, l'ho festeggiata e la voglio festeggiare.

Questo è stato un lungo inverno, che mi ha portato un gran numero di acciacchi, lunghi e dolorosi, e io non sono abituata ad acciacchi di nessun genere, figuriamoci dolorosi...
E allora adesso basta, basta lavorare troppo, con troppo coinvolgimento, basta mangiare male sapendo che è un godimento effimero e che alla lunga lo pagherò con gli interessi, basta letto e divano, basta dolori, basta non godersi la vita.
Adesso aria aperta, casa nuova, pochi mobili e poche vecchie cose che appesantiscono il presente, adesso si lavora il giusto, il necessario per fare il proprio dovere, e poi passeggiate con Tatti, il corso di agility. la piscina, scrivere.
E vivere, vivere, vivere. Risorgiamo, insomma, alla Primavera.

 

sabato 7 aprile 2012

156 di 365 - E invece no

E invece non sono svenuta perché non ho avuto capogiro.
Non ho avuto capogiro perché non ho nuotato.
Non sono scivolata perché in vasca non ci sono proprio entrata.
E non mi sono vista in costume da bagno perché il costume non l'ho indossato.
E la sveglia non l'ho sentita perché non l'ho messa.


Ah, e in piscina oggi non ci sono proprio andata.

venerdì 6 aprile 2012

155 di 365 - Paura e coraggio

Domani mattina riprenderò con la piscina.
Inutile dire che ho mille paure:
di non sentire la sveglia,
di sentirla e decidere di non alzarmi,
di passare davanti ad uno specchio in costume da bagno e vedermi,
di scivolare entrando in vasca,
di avere troppi dolori e non riuscire a nuotare,
di avere capogiro alla fine e svenire.
Bastano? Sì, bastano.

Poi mi dico che sono deficiente, che in questo momento è una delle cose che desidero di più e che di solito mi rende non felice ma felicissima, e mi fa stare non bene ma benissimo.
E allora? Allora, coraggio, vado, torno e vi racconto.

mercoledì 4 aprile 2012

154 di 365 - Di assenze e zucchero filato

Ci sono tante cose che vorrei scrivere, ma il tempo è poco ed io non sto ancora bene.
Vorrei dirvi dei lavori di ristrutturazione che languono, del lavoro che non mi appaga più, di questa malattia che non ne vuole sapere di andarsene e della Primavera che ci ha preso in giro.

Vorrei raccontarvi di come è difficile essere donna quando devi decidere quanto deve essere alto il muretto della cucina o dove vuoi le prese di corrente, come deve essere il colore dei muri e come vorresti le porte, perché, ho scoperto, noi donne non possediamo immaginazione per questo genere di cose, non riusciamo a visualizzare, abbiamo bisogno di cose reali da vedere e toccare. In questo gli uomini sono molto più bravi e così rischiamo di fare scelte che non rappresentano ciò che vorremmo.

Vorrei dirvi che ho dormito con Tatti ed è stato speciale, che stiamo facendo agility ed è speciale, che questa cagnolina è speciale, questo mucchietto d'ossa di cinque chili che sembra fatta di zucchero filato che mi è entrata nel cuore.

Vorrei dirvi, infine, che non c'è sera, mattina o pomeriggio che il Marito ed io non nominiamo Flori, non ci raccontiamo a vicenda qualche storia su di lei, non rammentiamo qualcosa di buffo o tenero che abbiamo vissuto tutti insieme.
Ma siamo felici, Tatti ci ha portato una grande gioia tenera e dolce e avere vissuto con Flori tutti questi anni bellissimi e sereni ci addolcisce il cuore e l'assenza.

giovedì 29 marzo 2012

153 di 365 - Magie primaverili

Ieri sera dopo il lavoro siamo andati a cercare le vernici per dipingere la nuova casa. Volevamo farci un'idea dei prezzi e ce la siamo fatta, decisamente meno costose di quelle di Farrow & Ball, di cui mi sono innamorata, ma non so se paragonabili. Vedremo.
Rientrati a casa è successo qualcosa che mi ha indispettito, sì, insomma, il marito mi ha fatto arrabbiare e ho deciso di uscire con Tatti da sola a sventiare.

(Il programma mi segnala "sventiare" come un errore: che sia una parola che non esiste in italiano? Chissà. Nel dubbio vi dico che "sventiare" significa prendere aria, mettere le idee al vento, come quando si arieggia una stanza e poi ci si soggiorna più gradevolmente).


Dicevo che sono uscita da sola con Tatti e già questa è una novità, perché da sole, io e Tatti, non eravamo uscite mai.
Tatti è stata brava, siamo andate ai giardinetti e ha giocato con una cagnetta arrivata dopo di noi.
La passeggiata mi ha arieggiato le idee e quando sono rientrata dell'arrabbiatura nessuna traccia: la magia dei cagnetti è anche questa.

martedì 27 marzo 2012

152 di 365 - Alle otto della sera

Ma che ha questa Primavera che mi toglie ogni forza e ogni fiato? Basta che io faccia 10 passi per rantolare come un ferito a morte e la sera all'ora di cena pagherei qualsiasi cifra perché qualcuno preparasse da mangiare al posto mio.
Lo so, è appena entrata in vigore l'ora legale (ma non mi ha mai fatto nessun effetto), le medicine che prendo ormai da un mese danno spossatezza, ma non lo accetto, non si può essere così assolutamente "morti" alle otto di sera.
Alle otto di sera le persone escono a cena, vanno al cinema e a teatro, incontrano gli amici, c'è anche qualche pazzo scatenato che va in palestra o a correre al parco.
Io no, io vorrei solo avvolgermi nella trapuntina e nascondermi sul divano facendo finta di non esistere e desiderando di saltare con un solo balzo cena-pappa-cani-tv e arrivare alla meritata nanna notturna.


Buona Notte

domenica 25 marzo 2012

151 di 365 - Le ricette del nuovo garzone di cucina

Vi ho già parlato del nuovo garzone di cucina, della sua abnegazione e della sua dedizione al lavoro. Ma non vi ho detto, perché non lo immaginavo nemmeno io, della fantasia sfrenata che pone nell'inventare nuovi piatti.
Zitto, zitto, senza che io gli chieda niente, si mette all'opera e crea.

Sono tornata dal mercato carica di frutta e verdura per la cucina della settimana e, tra le altre cose, avevo acquistato anche due bei mazzi di ravanelli che in questo periodo sto aggiungendo all'insalata, tagliati a fettine sottili, sottili.
Non so come vi comportiate voi, ma io ho sempre buttato via le foglie. E' vero, è un peccato perché sono belle grandi e verdi ma, almeno qui sull'isola, non si usa mangiarle.
Il garzone di cucina, preso da un incontenibile impeto culinario, le ha afferrate e ne ha fatto un trito destinato a guarnire una sua creazione gastronomica: "Triceratops gommoso su letto di ravanello".

Le foto a documentarne la magia.

Organizzazione del lavoro



Preparazione del piatto





Ultimi tocchi

Il piatto è pronto!

sabato 24 marzo 2012

150 di 365 - Nuovi impegni

Da Wikipedia:
L'Herpes zoster, comunemente chiamato Fuoco di Sant'Antonio, è una patologia a carico della cute e delle terminazioni nervose, causata dal virus della varicella infantile (varicella-zoster virus).
Il suo nome deriva da due parole greche "serpente" e "cintura" che descrivono in modo molto appropriato una malattia dolorosa, come un serpente di fuoco che si annida all'interno del corpo e che a volte ha strascichi lunghi e invalidanti.
Provoca danni al sistema nervoso e produce dolori molto forti.
Dice bene Wikipedia: "serpente", infatti è come se avessi dentro un serpente che mi rosicchia la carne. Ora i dolori sono molto diminuiti ma la prima settimana è stato come se un drago mi divorasse dentro. Sarà la primavera, sarà il fuocherello, sarà lo stress dei lavori di ristrutturazione ma in questo periodo sono davvero  molto stanca.

Oggi però è successa una bella cosa: abbiamo iscritto Tatti, anzi dovrei dire: il Marito ha iscritto me e Tatti ad un corso di addestramento che dovrebbe rendere me meno ansiosa e Tatti meno paurosa. Siamo stati al campo di addestramento che è un posto bello e pieno di verde Tatti e Sansone hanno corso e giocato come mai prima d'ora. E' stata una gioia vederli così contenti. Inizieremo giovedì prossimo e andremo due volte alla settimana. Sono molto soddisfatta e curiosa di fare questa nuova esperienza, avevo sempre desiderato farlo con Flori ma non ero mai riuscita a concretizzarlo e adesso, eccoci qui. Vi racconterò.

venerdì 23 marzo 2012

149 di 365 - Brividi di Primavera

Oggi solo un regalo. Per me e per tutti quelli che passano a trovarmi. La Primavera come la immaginava De André. Ascoltarla mi fa venire sempre i brividi.
Perciò andate al minuto 1.45 e rabbrividite di emozioni.


giovedì 22 marzo 2012

148 di 365 - Progetti

Nonostante avessi creduto che stessi rinascendo alla vita dopo questo periodo buio e doloroso per quanto riguarda la salute, ieri e oggi ho dovuto ricredermi: non sto ancora bene e il dolore c'è, pronto a spuntare fuori appena sospendo i farmaci.
Questo anno bisestile non è iniziato bene, un sacco di acciacchi, uno dietro l'altro che mi hanno portato il morale a terra e il blog interrotto da tanto tempo. Mi sono chiesta se fosse il caso di mollare dato che il progetto di "un post al giorno per 365 giorni" è tramontato, ma mi dispiace tanto, l'appuntamento serale con me stessa, con Flori, con Tatti, con Sansone e la vita che gira intorno mi rendeva felice, e anche se era un obbligo, era un obbligo che portava felicità.
Mi sono chiesta quindi "come" continuare, se andare avanti come se niente fosse (come ho fatto in questi pochi giorni da quando ho ricominciato) o se scrivere due post al giorno fino a rimettermi in pari. La prima opzione mi lascia insoddisfatta perché in questi due mesi sono successe tante cose che vorrei raccontare, ma non sono sicura di riuscire a portare avanti la seconda.

Una soluzione potrebbe essere un misto tra le due: continuo a scrivere il mio post quotidiano e quando non sto troppo male e ho un po' più tempo del solito ne scrivo un altro per raccontare le cose accadute e tralasciate.
Ecco, farò così.

E affinché la primavera arrivi anche dentro di noi ecco una poesia di Alfred De Musset:

Marzo

Nei boschi, da sera a mattina,
si schiudono fresche sorprese:
leggero sui prati cammina
Marzo, incantevole mese.
Ancora non c'è l'usignolo
ricolmo di note e di trilli,
ma lungo le prode e nel bosco
già fremono e parlano i grilli.
E, guarda, la siepe s'è desta
coperta di fiori, odorosa;
il pesco s'ammala di festa
schiudendo i suoi petali rosa.
C'è pioggia, c'è vento, c'è sole:
è Marzo, ogni cosa ha un incanto;
è Marzo che piange e non vuole...
che mostra il sorriso tra il pianto.



mercoledì 21 marzo 2012

147 di 365 - E non è ancora finita

No, non è finita. Per il momento sono finiti solo gli antidolorifici e infatti il dolore è tornato. Abbiamo superato la terza settimana ormai, ma ch'aggio à fa'?

Ed è pure primavera!



martedì 20 marzo 2012

146 di 365 - Nuovi arrivi in cucina

Il nuovo garzone di cucina è un tipino giovane giovane, minuto, dai movimenti svelti ma non sempre precisi.
Ha occhi piccoli e neri, come due piccole olive asciugate al sole di agosto, capelli folti e ruvidi e denti piccoli e bianchi, con due canini lunghi e sottili che in certe espressioni lo fanno assomigliare ad un piccolo vampiro. Mi accorgo che insisto con il vocabolo piccolo, ma è proprio così, tutto in lui è minuto e delicato ma questo non vuol dire che sia debole o che si stanchi facilmente.
Il nuovo garzone di cucina è tenace e non molla facilmente, mi sta alle costole perché tutto vuole vedere e imparare... e magari assaggiare... Ma io sto attenta e non gli permetto di mettere il naso dove non deve.
Ha ancora molto da imparare, per il momento mi fa compagnia senza dare fastidio, mi sta vicino senza interferire con ciò che faccio, silenzioso e attento ad ogni mia mossa.

Il precedente garzone di cucina era un vero esperto, cucinavamo insieme da tanti anni e non aveva mai imparato a stare zitto, doveva sempre dire la sua su tutto e quando un piatto era particolarmente ben riuscito si entusiasmava talmente tanto che iniziava a saltare per tutta la cucina ed era difficile non inciampargli sui piedi.
Ma era impagabile, cucinare con lui mi ha sempre fatto venire il buon umore anche nei momenti più difficili, nonostante fosse un tipino che chiamare testardo è dir poco.
Era capace di stare fermo e composto accanto alle teglie di biscotti in attesa che raggiungessero il giusto grado di  raffreddamento senza battere ciglio, ma non sopportava di vedermi disossare un pollo perché iniziava a lamentarsi e parlare senza tregua.
Il vecchio garzone era tracagnotto, aveva grandi occhi liquidi e dolci e un debole per i dolci al cucchiaio e il cioccolato fondente. Aveva baffi e barba che non legava mai e, ahimè, talvolta uno dei suoi peli svolazzava sulla tavola, ma era orgoglioso e testardo e non si è mai voluto allontanare né da me né dalla mia cucina.

Non sarà facile abituarsi a questo giovane aiutante, ma è giovane, appunto, e pieno di buona volontà e voglia di fare, devo avere pazienza e con il tempo anche lui riuscirà a farmi nascere il sorriso anche nei momenti in cui la crema pasticcera impazzisce e la zuppa si attacca alla pentola.


lunedì 19 marzo 2012

145 di 365 - Ritorno a casa

Saranno le tre settimane con il Fuoco come compagno assiduo, saranno gli antidolorifici, ma stasera mi manca tanto Flori. 

lunedì 23 gennaio 2012

Comunicazione

Momentaneamente sospeso per infreddatura/sinusite e supersupersuperlavoro...A prestissimo!

martedì 10 gennaio 2012

143 di 365 - Voglio stare vicina vicina...

Avvicinamento...
























quasi ci sono...


Oops! Mi ha beccato...














E questo piede dove lo sistemo?



Il riposo dei giusti.


ancora

Finalmente svegli!


lunedì 9 gennaio 2012

142 di 365 - Fuga dal terremoto

Oggi Sansone e Tatti sono rimasti parecchie ore a casa da soli.
Nel pomeriggio, al ritorno a casa del Marito, Sansone, allo stremo delle forze, cercava rifugio dietro ogni porta chiusa, dentro ogni stanza in cui non ci fosse quel terremoto di Tatti.

domenica 8 gennaio 2012

141 di 365 - Voglio un divano

Voglio un grande divano su cui dormire arrotolati, uno sull'altro, peli e capelli, zampe e dita, nasi e tartufi.
Voglio un divano, zattera in mezzo al mare, su cui riparare dalle tempeste del cuore e dalle tristezze della vita.
Un divano su cui naufragare dopo mesi di lacrime e solitudine e trovare code impazzite al solo suono della mia voce.


DOG WHISPERER CON CESAR MILLAN: UN PROGRAMMA ALTAMENTE DISEDUCATIVO E PERICOLOSO

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sabato 7 gennaio 2012

140 di 365 - Avvenimento...

Oggi è stato un sabato tutto sommato normale se non fosse per un avvenimento molto atteso: finalmente Tatti ha fatto la cacca fuori, nell'aiuola!
Sì, lo so, non è per niente romantico e forse non è degno di nota, ma vi assicuro che lo aspettavamo tanto...
Ora la domanda è: succederà ancora?

venerdì 6 gennaio 2012

139 di 365 - Nanne pomeridiane

Oggi pomeriggio volevo mettermi a letto a fare un po' di nanna ma faceva molto freddo e tirava un vento da 100 km/h (sì avete letto bene... 100 km/h), non avevo voglia di infilarmi in un letto freddo e così ho messo a scaldare le mitiche borse elettriche cinesi e intanto ho fatto partire un episodio di Brothers & Sisters serie 5 che avevo lasciato in sospeso ieri.

Tatti mi ha chiesto, a suo modo, di salire sul divano e mi si è, letteralmente, addormentata in mano. Le borse si sono spente, l'episodio è finito e ne è iniziato un altro ed io non sono andata a letto perché tenevo tra le mani un esserino tenero e dolce che faceva la nanna.

Ed è stato un momento perfetto.


giovedì 5 gennaio 2012

138 di 365 - Cose belle

Cose belle stanno accadendo nella nostra piccola famiglia.
Sansone ha ricominciato a giocare e insegue Tatti per tutta la casa a sua volta inseguito. Oggi l'ho beccato che la  inseguiva tenendo la sua coda in bocca, sono spariti in cucina e sono riapparsi ma questa volta era Sansone che se la dava a gambe levate.

La sera dopo cena Tatti vorrebbe salire sul divano così come fa Sansone, ma non ci riesce e non se ci riuscirà mai dato il suo piedino mancante, ma si fa capire molto chiaramente e la tiro su. Mi piacerebbe che si accovacciasse vicino o sopra di me, ma dopo qualche leccatina sul naso, sta quasi sempre scegliendo di stare vicino a Sansone e dormono profondamente mentre il Marito ed io guardiamo la tele.

Se avessimo dei giorni di ferie da dedicarle sono convinta che riusciremmo, se non a risolvere completamente, almeno a tenere più sotto controllo il problema dello sporcare in casa.

Ma sono fiduciosa e contenta.

Ecco come dormono Sansone e Tatti.




mercoledì 4 gennaio 2012

137 di 365 - Miglioramenti

Oggi pomeriggio sono rimasta a casa perché ho un forte mal di gola che stasera si è fatto raggiungere dal raffreddore, credo perciò che me ne starò a cuccia anche domani.
Questo però ha permesso a me e al Marito di continuare un piccolo, piccolissimo addestramento che abbiamo iniziato questa mattina.

Ormai Tatti esce sempre volentieri e, a meno che non ci sia qualche rumore improvviso o qualche cane che abbaia forte, fa la strada abbastanza serena. Questo però succede solo all'andata.
Infatti, non appena accenniamo a tornare a casa, anche se siamo ancora distanti, inizia a tirare come una forsennata, rischiando tra l'altro di ferirsi la zampina e non c'è verso di farla rallentare.
Stamattina, durante la prima uscita della giornata, al ritorno ho provato a fermarmi ogni tanto, tenendo il guinzaglio ben teso, senza cedere e  accompagnando la fermata con le parole "Ferma Tatti" pronunciate in tono fermo ma dolce. Siamo rimasti tutti fermi, anche il Marito e Sansone, fino a quando Tatti non si è seduta, allora l'ho accarezzata e molto dolcemente le ho detto "Brava Tatti, brava." Abbiamo ripetuto tutto più volte durante la strada del ritorno e lo abbiamo rifatto dopo pranzo. Sapete che ha tirato meno?

Sono molto contenta, è una cagnolina intelligente e impara subito e con facilità, sarà bello insegnarle a fare tante cose. Stare a casa oggi è servito ad avere un po' di tempo per me, a pulire subito dove lei aveva sporcato e quindi a non avere una casa disastrata e sono un po' più serena. Bisogna avere pazienza e coraggio e andare avanti.
Dimenticavo: anche un po' di fortuna...


martedì 3 gennaio 2012

136 di 365 - Una normale (?) giornata con Tatti

Ore 3,26 - Ieri notte ho mangiato dell'ananas bruciagrassi e mi sveglio per fare pipì. Da quando è arrivata Tatti non è consigliabile alzarsi a luci spente, c'è il rischio di pestare qualcosa di indesiderato, quindi accendo la lampada sul comodino, ma non faccio in tempo a infilare i piedi nelle pantofole che lei si materializza, si attorciglia intorno ai miei piedi e ne lecca e mordicchia le dita.
All'uscita dal bagno la becco in camera che sta per accovacciarsi a fare pipì o cacca, grido un NO! perentorio la afferro per la collottola appena in tempo perché le caschi uno stronzetto dal sederino. La porto nell'ingresso, dove abbiamo messo dei giornali che ormai ben conosce e ce la appoggio sopra, ma è come se rimbalzasse al contatto con la carta, atterra qualche decina di centimetri più in là e fa la cacca, naturalmente fuori dal giornale.
Raccolgo tutto e, sveglissima, torno a letto.
Lei no, lei da l'assalto al comodino del Marito cercando di salire sul letto, grido un paio di TATTI! A CUCCIA! E finalmente se ne va.
Noi sveglissimi e con gli occhi a palla: sono le 3, 38.

Ore 6,20 - Suona la sveglia.
Ore 6,28 - Suona la sveglia
Ore 6,36 - Suona la sveglia
Ore 6,44 - Suona la sveglia e mi alzo. Replica della scenetta dei piedi.

Dalle ore 6,44 alle 7,40 diverse incombenze: preparazione di pappa e colazione, caricamento lavatrice, abluzioni varie.

Ore 7,40: passeggiatina con il Marito e i cagnetti per bisognini. Tatti non fa niente di niente di niente.Ma appena rientriamo a casa fa la pipì...

Dalle 8,15 alle 17,30 in ufficio.

A voi questa immagine sembrerà un semplice pavimento (è quello della mia cucina), ma non è così. In realtà questa è una foto di Tatti-flash, un attimo prima di scattare lei è al centro dell'obiettivo e un attimo dopo, puf!, come per magia, non c'è più.
Ore 17,30 - Spesa con il Marito. Rientro a casa, nell'ingresso c'è un tripudio di coriandoli di carta di giornale pulita e piena di pipì, per Tatti non fa alcuna differenza. Impiego meno di dieci minuti per mangiare una mela poi, seguendo una difficilissima combinazione di porte aperte e porte chiuse, relego il Marito e i cagnetti nell'unica zona pulita della casa, raccolgo i coriandoli, metto sul fuoco la cena, lavo la cucina e i corridoi, controllo la cena che va, il bucato sullo stenditoio, la cena che va, tiro il pane fuori dal freezer, controllo la cena sul fornello, poi mi viene un'idea luminosa: metterò due pannolini di quelli per i cuccioli, uno accanto all'altro nell'ingresso, poi chiamerò Tatti, la accarezzerò, glieli farò vedere e, così facendo, spero di indurla a sporcare proprio lì. Apro le porte, libero tutti e vado a prendere i pannolini.
Al ritorno nell'ingresso, Tatticuloveloce ha già fatto di tutto e di più senza giornale né pannolini, sul marmo, libera e bella. Non tutto il male viene per nuocere, coglierò l'occasione al volo. Chiedo al Marito di tenerla occupata per un momento, prendo con uno scottex uno degli stronzetti e lo appoggio sul pannolino, chiamerò Tatti, glielo mostrerò, e poi carezze, voce dolce ecc, suvvia non è poi così difficile!
Fatto. Dico al marito di lasciare Tatti, la chiamo e dopo un nanosecondo lei arriva talmente di corsa che atterra in scivolata su uno dei pannolini, naturalmente su quello "occupato" e fa, letteralmente, esplodere quello che ci avevo posato sopra.
Un disastro...
Ci rinuncio e rilavo tutto. Nel frattempo si sono fatte le...

Ore 19,30 - Vado finalmente a cambiarmi, questa è l'ora un cui dovremmo portar fuori i cagnetti per la passeggiatina serale, il Marito viene a cercarmi e mi trova in bagno che piango.
Sono stanca e disperata, lui dice che chiamerà l'allevatore per restituire Tatti, io taccio, una voce dentro di me mi dice di stare zitta e lasciar fare, intanto continuo a piangere.

Il Marito è uscito da solo con Sansone e Tatti, che stasera sembra fatta di coca tanto è frenetica e vispa, ha preso in mano il bigliettino da visita dell'allevatore per chiamarlo, ma l'ho fermato, Riproviamoci, gli ho detto, verranno giorni migliori, spero.

Vedi immagine precedente.



lunedì 2 gennaio 2012

135 di 365 - C'è chi si ambienta...


Quella che vedete in questa foto è Tatti profondamente addormentata sul divano tra le gambe del Marito.
Che ve ne pare, possiamo dire che si è ben ambientata?...
Nell'immagine che segue, Tatti appena sveglia, stesse gambe e stesso divano.