Flori pochi mesi fa felice a Vallicciola.

venerdì 30 settembre 2011

41 di 365 - Differenze e abilità canine

Ogni bravo proprietario di cani, ma che brutto questo termine "proprietario"....

Tutti coloro che dividono la vita con un cane (meglio vero?) e che provano con tanta buona volontà ad adottare dei comportamenti corretti per rendere la convivenza facile e felice per tutti, hanno sicuramente dovuto fare i conti almeno una volta con la voracità dei cagnetti che non riescono a resistere ai pezzetti di cibo che a volte si incontrano sui marciapiedi, nei giardini o semplicemente per strada.

Ci sono varie tipologie di cibo. I bordi di pizza abbandonati per strada nei pressi di una pizzeria da asporto da chi ha mangiato la pizza e poi era troppo stanco per raggiungere un cassonetto dei rifiuti, gli ossi di bistecca, le costole di agnello, gli spaghetti, una volta anche calamari interi!, che si trovano ben ordinati in vaschette di polistirolo o semplicemente adagiati di preferenza sotto i cassonetti dei rifiuti. E poi c'è tutto il resto che scappa ad una qualsivoglia catalogazione: dalle caramelle ai morsi di panino, dalle patatine ai gelati sciolti, dai leccalecca al pane per i piccioni.

Tutti colori che dividono la vita con un cane sanno che ci sono persone che non li amano e fin qui niente di strano è un diritto, ma purtroppo ci sono tante persone cattive che non li amano e cercano di far loro del male e di ucciderli. Uno dei mezzi più usato è il boccone avvelenato. Ecco quindi che quando si esce con un cagnetto ingordo e vorace, come facilmente sono i cagnetti, si devono tenere gli occhi non solo aperti ma spalancati.

Quando uscivo con Flori dovevo stare attenta che non arrivassero cani, sopratutto femmine, perché lei si sarebbe prima azzuffata e poi avrebbe notato mole, peso, razza e denti dell'altra. Dovevo attivare il mio sguardo bionico per riuscire a scorgere prima di lei (che però "vedeva" anche con il naso) sotto i cassonetti o dietro gli angoli bocconi di cibo abbandonato. Con l'andare del tempo era diventata molto abile: sapendo benissimo che mangiare qualcosa raccattato da terra era non proibito ma proibitissimo e che significava qualche sculaccione e una arrabbiatura da parte mia con conseguente discordia per un po', riusciva a passare non accanto ma quasi sopra  al boccone, aspirandolo e continuando a camminare come se nulla fosse. Ma anche io ero diventata molto abile e quasi sempre riuscivo a capire che aveva "aspirato" qualcosa da un diverso movimento delle spalle, da uno strano dondolio delle anche, qualche volta la sgridavo forte, qualche altra lasciavo correre.

Stasera durante la passeggiata Sansone è passato accanto ad una delle grandi passioni di Flori, una patatina fritta di quelle industriali, sottilissime e croccanti. La patatina non poteva nascondere nessun pericolo per il cagnetto, non l'ho richiamato e sono rimasta ad osservarlo: è passato accanto alla patatina senza notarla o vederla, neppure annusarla.
Ho sorriso e ho detto al Marito: " Se ci fosse Flori, la patatina sarebbe già stata digerita...."

giovedì 29 settembre 2011

40 di 365 - Attese e ricerche


Qualche volta, la mattina, il mio collega mi lascia il suo quotidiano da leggere. E' il quotidiano regionale e lo leggo durante la pausa, quando mangio lo yogurt.
Quasi tutti i giorni, più o meno a metà giornale, si trova un riquadro a cura, credo, del canile comunale, che propone cani e gatti in adozione accompagnati da fotografie in miniatura.

Io non leggo le storie, non sono interessata agli annunci. Io guardo le foto e mi metto gli occhiali perché sono piccole, in bianco e nero e non sono sicura di cogliere tutti i particolari.

Io cerco un naso, grande e nero o dei baffetti spiritosi. Cerco un sorriso, orecchie frangiate o un certo sguardo che non ho più. Io la cerco perché la notte che l'ho persa le ho baciato la testina, come facevo sempre, e le ho chiesto di tornare, le ho sussurrato che l'avrei aspettata e che avrei saputo riconoscerla, che sarei stata pronta.

Io non so se sono pronta, ma sto aspettando, perché in serate come questa Flori mi manca tanto e mi sembra che questo blog mi faccia solo piangere e soffrire. 
Stasera che siamo stati con Sansone a passeggiare alla spiaggia e al porto e a mangiare la pizza sotto la palma, e tutto è stato bello e perfetto e Sansone felice e sereno. 
Ma io mi sento tanto sola a tenere la borsettina rossa e non avere un guinzaglio da portare e passeggiare senza accompagnare il ritmo del mio passo con le sue zampe.

39 di 365 - Abitudini familiari 2 - Un divano e una famiglia prima e dopo

Ieri siamo stati tutta la sera senza connessione, il Marito non ha potuto corrispondere con i suoi partner di lavoro stranieri ed io non sono riuscita a scrivere il mio post quotidiano sul blog.
Abbiamo deciso di ritornare con Tiscali e abbandonare Tele Tu e ieri nella pausa pranzo ho messo in moto il tutto.
Io non so se c'è stata una sorta di rappresaglia tecnologica perché vogliamo migrare da un gestore ad un altro ma....

Comunque, ecco il post di ieri
MERCOLEDI' 28 SETTEMBRE 2011

La sera dopo cena, quando tutte le attività finalmente si azzerano è uno dei momenti in cui Flori mi manca di più.

PRIMA stavamo tutti e quattro sul divano uno sull'altro ma ognuno aveva un suo posto ben definito.
Il Marito si sedeva nella parte destra del divano accanto alla libreria e io nella parte sinistra. 
Il Marito allungava i piedi sul tavolino ed io mi accoccolavo con le gambe contro di lui.
Flori saltava nello spazio che si formava sul divano davanti al mio seno e si aggiustava tra le mie braccia che la sorreggevano, Sansone dopo varie indecisioni, ma che ci vuoi fare lui è fatto così, saltava in grembo al Marito e si addormentava.

La normalità fino a meno di 2 mesi fa


ORA il Marito si siede nella parte destra del divano accanto alla libreria e io nella parte sinistra. 
Il Marito allunga i piedi sul tavolino ed io mi accoccolo con le gambe contro di lui.
Sansone dopo varie indecisioni, ma che ci vuoi fare lui è fatto così, salta sulla poltrona dove dormiva Flori di giorno e si addormenta.

E io resto accoccolata con tutto questo spazio vuoto contro il petto, con questo grande spazio vuoto dentro il cuore.


martedì 27 settembre 2011

38 di 365 - Propositi mattutini

Praticamente tutte le mattine, mentre mi preparo prima di andare in ufficio, organizzo mentalmente le cose che vorrei sbrigare durante l'orario di lavoro. Penso che potrei fare questo e quest'altro e magari anche quest'altro ancora...
E puntualmente intorno alle quattro/le cinque del pomeriggio, preda della più grande frustrazione, mi accorgo che la giornata lavorativa è già al termine e che niente di quello che speravo è accaduto.

E domani mattina mi laverò i denti progettando di chiudere almeno le pratiche di....

Praticamente tutte le mattine, durante una delle (pochissime) pause che mi concedo sul lavoro (non sogghignate, è la verità, ho talmente tanto lavoro arretrato che non so proprio come fare), mi vengono in mente tante storie di Flori che vorrei raccontarvi. Storie e aneddoti di questi tanti anni di vita insieme.

E puntualmente al ritorno a casa trovo questo cagnetto adorabile che mi fa un regalino nuovo e merita che io parli di lui e vi racconti. Ed eccomi qui....

Sansone e Flori al mare


Udite, udite: oggi Sansone ha giocato con il suo cane di gomma come non aveva più fatto da prima che Flori si ammalasse. Di solito lo prendeva in bocca e correva per il corridoio ringhiando e sbattendo la testa e il suo gioco a destra e a sinistra, con il chiaro intento di sbranarlo naturalmente. Oppure, tenendolo in bocca e ringhiando incessantemente, anzi smettendo solo per qualche violento attacco di tosse, andava ad istigare Flori alla rissa, dondolandoglielo davanti. Il suo scopo era convincerla a tentare di prendere il cane di gomma, perché la cosa più divertente sarebbe stata darsela a gambe, anzi a zampe lungo il corridoio.

Ebbene, stasera io ho preso il posto di Flori.

Sansone ha preso in bocca il cane di gomma e, ringhiando e sbattendo la testa a destra e a sinistra, è venuto da me e l'ha appoggiato contro le mie gambe, io ho iniziato a ringhiare (sì, avete letto bene, facevo "rrrrr, rrrrrr"), ho cercato di prenderglielo e lui è scappato nel corridoio ed io dietro. Abbiamo giocato per un po' poi abbiamo smesso perché Sansone si è approfittato della situazione e con la scusa di portarmi il cane si è fatto accarezzare e sapete com'è, non è facile essere ringhiosi e aggressivi quando ti fanno le coccole, abbiamo finito a tarallucci e vino....

Ma avete un'idea di quanto io sia contenta?

lunedì 26 settembre 2011

Un articolo interessante

http://www.washingtonpost.com/local/at-home-pet-euthanasia-grows-in-popularity/2011/09/22/gIQAVL4MxK_story.html?hpid=z2

Vi segnalo un articolo segnalatomi da Cristina Nadotti (http://nadotti.blogautore.repubblica.it/).
Spero di aver fatto tutto per bene e che riusciate a leggerlo.

37 di 365 - Brutti sogni

Stanotte ho sognato diverse morti di Flori.
Diverse nel senso che erano almeno due, diverse nel senso che nessuna delle due era come è stata quella vera.

Ma cosa ho nella testa? Ieri sera a cena Non ho mangiato pesante e ho trascorso una bella giornata con Sansone e il Marito nel paesino di mare che tanto amo.

E poi il sonno mi ha giocato questo brutto scherzo: Flori che sta male, veterinari sconosciuti, io che non riesco a fare nulla per salvarla, lei che muore.

Bah! Abbiate pazienza, oggi non sono in vena, accontentavi di questo piccolo post. E non vi metto nemmeno una foto.

domenica 25 settembre 2011

36 di 365 - Compagni di gioco e compagni di vita

A volte la vita ci fa dei regali che durano molto più di un momento, incontri che iniziano come semplici conoscenze e poi diventano sentimenti profondi. A quelli tra noi più fortunati sarà capitato che l'amicizia di un'estate sia poi diventata quella di una vita, a me che l'incontro per dividere una casa di studenti sia ancora oggi il sentimento di amicizia più perfetto che abbia mai provato.

Forse ho già raccontato che Sansone non sa giocare, o meglio, che sapeva giocare solo con Flori. E' stata lei che glielo ha insegnato, lo ricordo come se fosse successo oggi.
Avevamo già superato la fase in cui Flori faceva finta di non vedere Sansone e camminava con il naso per aria ignorandolo e stando bene attenta a non inserirlo nello specchio del suo sguardo. Non avevamo invece ancora superato il momento in cui Sansone aveva smesso, di avere paura credevamo all'inizio, in realtà di domandarsi cosa diavolo volesse da lui quella cagnetta tracagnotta che gli si dimenava davanti abbassandosi sulle zampe anteriori, sollevando il culetto e scodinzolando come una matta.
Fatto sta che dopo qualche giorno anche Sansone aveva iniziato a scodinzolare a Flori e piano, piano, aveva imparato a giocare, a rincorrerla, a morderle le zampe e le orecchie e a farle gli agguati.
Vederli che si inseguivano nel corridoio (abbiamo sempre avuto lunghi corridoi nelle case in cui abbiamo abitato) era una gioia, come sentirli che si ringhiavano selvaggiamente, ma in più di undici anni in cui hanno diviso tutto non c'è mai stato un solo screzio.

Flori e Sansone che giocano a rubarsi un ramoscello


Il Marito è appena rientrato dalla passeggiatina serale e mi ha raccontato dell'incontro con una giovane e bionda cagnolina di amici che ha cercato inutilmente di convincere al gioco Sansone. Mi ha raccontato che gli girava intorno vorticosamente, scodinzolando e saltando sulle lunghe zampe ma il nostro cagnetto è rimasto fermo, un po' attonito come se non sapesse che fare.

Ci sono esseri nella nostra vita che coprono tutti i ruoli, e quando non ci sono più è tremendamente difficile abituarsi a fare con altri le cose che abbiamo condiviso.

E così abbiamo un cagnetto che non sa più giocare.

sabato 24 settembre 2011

35 di 365 - Cagnetto sorprendente

Insomma, da quando ho iniziato a scrivere il blog non faccio altro che dirvi che Sansone è pavido, fragile, timido, che non aggredisce, che è tenero e dolce e che non farebbe male ad una mosca. Ma...

Stamattina abbiamo trovato Baloo, il cane di mia zia, che aspettava fuori dal bar sotto casa che lei finisse di fare colazione. Baloo non è mai andato d'accordo con i nostri cani ma da quando Flori non c'è più si è dimostrato ben disposto nell'accettare Sansone.
Ma oggi l'imprevisto era dietro l'angolo....Il tempo di un saluto a mia zia e Baloo si è scagliato contro Sansone scoprendo tutti i denti e abbaiando come un matto, ho fatto appena in tempo ad afferrare il guinzaglio e a tirarlo indietro che Sansone gli si è avventato contro improvvisamente ferocissimo, scoprendo i denti anche lui e facendo un gran baccano.

Tutto poi è finito bene perché il Marito ha bloccato Sansone, io ho dato il guinzaglio di Baloo a mia zia e siamo entrati in macchina ma, a parte la paura del momento, che sorpresa e che stupore questo nuovo cagnolino coraggioso!

venerdì 23 settembre 2011

34 di 365 - Avvenimenti a sorpresa

Oggi Sansone mi è mancato.

Sì, lo so che un giorno scrivo una cosa e il giorno dopo mi contraddico ma, sapete, sto cercando faticosamente di instaurare un rapporto con lui, non un rapporto di ripiego, ma qualcosa di suo e mio, diretto, senza intermediari.
E non mi pare di riuscirci.
Manca il gioco di sguardi che c'era con Flori, forse semplicemente perché i due occhietti scuri di Sansone son annegati nel nero del suo ciuffone. Manca il gioco fisico, la "lotta" che facevo con Flori sul letto o sul divano e che Sansone non ha mai imparato perché non sa aggredire e mordere neppure per scherzo. Manca proprio il comprendere in un attimo che ho voglia di giocare e scatenarsi come una matta, farsi inseguire nel corridoio e giocare a nascondino.

Ma devo andare oltre tutto questo e provare a creare un nostro linguaggio, mio e di Sansone e ancora non ne ho tanta voglia, è stato quindi con grande stupore che stasera, quando il Marito è venuto a prendermi da solo per andare a vedere una mostra, ho sentito la mancanza del nostro cagnetto tutto ciuffo e baffoni  E' stato strano sentire la macchina vuota perché sul sedile posteriore non c'era lui silenzioso e bravo come è sempre.

E' stata una sorpresa.

giovedì 22 settembre 2011

33 di 365 - Matrix ed imprevisti

Ma le vacanze ci sono state davvero o è stato tutto una sorta di mondo parallelo, di Matrix de noantri?
Se non ci fossero le fotografie, benedetta tecnologia, quasi quasi non ci crederei.
Sono rientrata al lavoro e mi sento così stanca e così spossata come se avessi fatto altro che le misere e facili passeggiate, perché quelle di quest'anno non si possono chiamare escursioni, che le mie gambe e i miei piedi doloranti hanno potuto permettersi...
Sono rientrata al lavoro e il cumulo di carte sulla scrivania, anziché spingermi a farlo diminuire al più presto, mi allontana e non trovo il coraggio di iniziare.

Sono rientrata alla vita di tutti i giorni, ma è una vita a metà, incompleta. Una vita sotto controllo, in cui il pensiero di Flori e la sua mancanza sono sotto sedazione, lobotomizzati.
Ma è sufficiente un banale imprevisto, per buttare all'aria il mio mondo addormentato.
Poco fa ho chiesto aiuto al Marito per correggere una sua immagine piuttosto sfuocata che volevo postare e facendo scorrere l'anteprima delle fotografie lui ne ha indicato un'altra dicendo che era molto bella. L'ho aperta e la sua espressione inconfondibile è apparsa sullo schermo e io mi sono coperta gli occhi con le mani perché non potevo guardare.

Guardatela voi allora, e ditemi se si può dimenticare uno sguardo come questo.


mercoledì 21 settembre 2011

32 di 365 - Distrazioni

Oggi non ho voglia di niente. Sono rientrata al lavoro dopo che ieri è stata una giornata davvero complicata e troppo lunga.


Quando stamattina, in ufficio, ho acceso il computer, la mia immagine abbracciata a Flori è apparsa sullo schermo. E' una delle fotografie del servizio che tanti anni fa avevamo fatto a San Candido da un bravissimo fotografo che fa magnifici ritratti in bianco e nero.
Il Marito ed io volevamo delle "foto di famiglia" e lui era stato così carino da scattare le foto a noi e ai cagnetti. Alla fine del servizio io avevo chiesto degli scatti solo per me e Flori ed erano venute delle immagini a mio parere molto belle. Una di queste è il mio avatar un po' dappertutto.


Questa la premessa necessaria per spiegarvi la genesi della fotografia.
Flori ha un'aria giovane e fiera, fissa l'obiettivo come una modella esperta, senza sorridere (ebbene sì, sapeva sorridere la mia cagnetta, ma questo lo racconterò un'altra volta), ma con quell'espressione seria che va tanto di moda.
Era stata bravissima, una volta tanto non capricciosa e io avevo adorato quell'esperienza così particolare. E vederla stamattina mi ha fatto tremare il cuore, stupida che sono che la conosco a memoria. Ma basta distrarsi un attimo, abbassare la guardia di fronte al ricordo per essere sopraffatti...


Ecco la fotografia, tutta per voi.





martedì 20 settembre 2011

31 di 365 - Ritorno a casa

Siamo tornati. In una casa senza Flori, ma dove Flori è dappertutto.


30 di 365 - Ancora partenze


LUNEDI' 19 SETTEMBRE 2011

Siamo in nave, ma già troppo lontani perché la connessione funzioni, quindi anche questo post non sarà pubblicato in tempo. Per fortuna il Marito mi ha consigliato di usare Notes per scrivere quello che poi pubblicherò, così non perdo nulla.

Oggi sono stata tutto il giorno con Monica ed è stato bello come sempre. Non riusciamo mai a ritagliarci un momento per noi perchè le cose da fare sono sempre tante e perchè sembra tutto così naturale, così normale essere insieme nella stessa città, nella stessa casa, che si finisce per parlare delle cose piccole, futili e immediate del momento.


Ci sono stati due cagnetti in giro per casa in queste poche ore che siamo rimasti da lei: Sansone e Rudy, il cagnetto di Monica. E' stato strano per me vedere Sansone insieme ad un altro cagnetto che non fosse Flori, stessa taglia, pelosetto e grande abbaiatore. Ed è stato anche un po' difficile. Ma quand'è che passa tutta questa tristezza, questo vuoto grande, questo sentirmi sola? La rabbia sta passando, l'ho spinta in fondo in fondo perché era troppo violenta e faceva troppo male, ma il resto è ancora tutto qua e ci faccio i conti quasi in ogni momento.

Siamo partiti da poco ma si balla tanto, si prospetta un viaggio movimentato. Domani torniamo a casa. Per stanotte passo e chiudo.

lunedì 19 settembre 2011

29 di 365 - Partenze e arrivi



DOMENICA 18 SETTEMBRE 2011
Non tutto va come speravo.
Abbiamo deciso di lasciare San Candido con un giorno di anticipo (sigh!) per capitare oggi, tra capo e collo, nell'officina di Empoli che ha in ostaggio la RR ormai da 10 giorni. 

Ieri abbiamo fatto tutto il viaggio sotto la pioggia battente e, arrivati a Firenze in tarda serata, gli avvenimenti e le emozioni mi hanno fatto completamente dimenticare il mio blog.

Se avessi avuto tempo e testa avrei scritto che lasciare San Candido è stato triste, come tutte le volte, che non voglio tornare alla vita normale ora che la mia vita è senza Flori, che non voglio entrare in una casa vuota. Questi giorni di vacanza senza di lei sono stati come una parentesi, una sorta di sospensione temporale, ora devo tornare a fare di nuovo i conti con un quotidiano in cui lei non c'è e non ci sarà più.

sabato 17 settembre 2011

28 di 365 - Roccia, nuvole e l'universo


Oggi, complice mio fratello, abbiamo fatto una splendida gita. 

Appuntamento a Pocol e poi tutti insieme agli impianti per salire alle 5 Torri. E già questo sarebbe stato sufficiente... 

Le 5 torri
Invece da lì siamo saliti a piedi fino al rifugio Averau ad oltre 2400 metri, panorama a 360° di cielo, nuvole e roccia: una vera meraviglia, proprio la montagna che piace a me. 

Rifugio Averau
A coronamento di tutto ciò un pranzetto fantastico: due taglieri, uno con patè di vario genere e l'altro con formaggi misti da gustare con marmellatine e miele. A seguire tortelli verdi ripieni di formaggio e noci conditi con pomodoro fresco. Goduria totale.



Biagio con il suo bastone

Oggi con noi c'era anche Biagio di cui metterò presto qualche immagine per farvi vedere com'è bello. Lui e Sansone si sono riconosciuti e sono stati bravissimi per tutta la giornata, Biagio a fare avanti e indietro tra il gruppo più veloce e quello più lento, Sansone invece, sempre con il Marito.


Biagio stanchissimo dopo la gita

Parlavamo proprio di questo stasera a cena il Marito ed io.














Io sostengo che Sansone sia il suo cane, mentre lui dice che se il cagnetto dovesse scegliere sceglierebbe me. Alla fine siamo arrivati ad una conclusione: Sansone ha scelto il Marito come suo padrone (quello che lo porta fuori, che gli insegna le cose da fare e che spesso gli da' da mangiare) e me come mamma (la dispensatrice di coccole, carezze e paroline dolci).

Ma Flori era tutto il resto. L'universo intero.

venerdì 16 settembre 2011

27 di 365 - Vita di montagna

Sansone sta rinascendo giorno dopo giorno. Del cagnetto spento e apatico che era prima della partenza non c' è traccia.


D'altra parte, la vita qui per lui non è niente male: la mattina si esce presto e dopo una passeggiatina in centro per le necessità fisiologiche si parte per una gita o un'escursione e questo significa che potrà stare diverse ore senza guinzaglio, a correre nei prati, bere nei ruscelli o nei laghi, annusare dovunque e fare pipì in ogni dove. Durante la pausa pranzo dividiamo con lui parte dei nostri panini oppure gli allunghiamo qualcosa di buono sotto la tavola. Quando, a fine pomeriggio, si rientra in albergo, crolla addormentato nella sua cuccia fino a quando dopo cena non si esce di nuovo a passeggiare. Inutile dire che di notte dorme come un pupo.

 Sì, Sansone si sta riprendendo e sono proprio felice, spero che riusciremo a mantenere i buoni propositi di attività all'aria aperta che abbiamo fatto e che lo coinvolgono.

Io sono contenta, nonostante  i miei continui dolori alle gambe e ai piedi, sto iniziando a rilassarmi, ma in quanto a rinascere non se ne parla proprio. Flori è dappertutto qui in montagna, ma sopratutto è nel mio cuore e miei pensieri, ancora tanto tanto.

giovedì 15 settembre 2011

26 di 365 - Conferme e sorprese 2

Da quando sono qui il dolore al braccio che non era scomparso neppure con la piscina, non c'è più. La pelle del mio gomito che a casa era addiritura ferita e che nè la Neutrogena, nè la Pasta Fissan erano riuscite a guarire, ora è morbida come velluto. I miei capelli qui non hanno bisogno di balsamo ma si accontentano del bagno/doccia dell'hotel e sono soffici come quelli di un bambino.
 Non è una novità, è l'acqua buona e senza calcare di questo posto che rende nuovi pelle e capelli senza bisogno di cosmetici, ma mi piace pensare che tutta questa bellezza fatta di azzurro e di verde rigenerando la mente e lo spirito, rinnovi anche il mio corpo.
E' una conferma per me ormai da dieci anni, ma ogni volta è anche una sorpresa.

 Uno dei primi anni che frequentavamo San Candido, durante una passeggiata appena fuori dal centro, di fronte ad un negozietto con un piccolo spazio esterno, abbiamo visto un ombrellone, sotto l'ombrellone una brandina e sopra la brandina una giovane husky che dormiva. Era la cagnetta della  proprietaria del negozio che stava al fresco vicino a lei.

Tutti gli anni siamo passati a salutare silenziosamente l'husky sulla brandina e tutti gli anni lei è sempre stata lì e noi, ritrovandola anno dopo anno, ci siamo sentiti ogni volta un pò più a casa. Ieri siamo andati a cercarla con il timore di non trovarla, sono trascorsi tanti anni da quella prima volta e invece era lì, accanto alla brandina e all'ombrellone, vecchia e addormentata ma sempre lì.


 E mi si sono riempiti gli occhi di lacrime.

mercoledì 14 settembre 2011

25 di 365 - Un mese senza Flori

Oggi poche parole. E' passato un mese da quando Flori non c'è più e ancora non riesco ad accettarlo. Una piccola parte di me ancora spera di trovarla a casa, sul "nostro" angolo di divano, ad ogni ritorno.

martedì 13 settembre 2011

24 di 365 - Conferme e sorprese 1

Venire a settembre ha i suoi pro e contro.
La sera è un po' un mortorio, l'unico caffè aperto, almeno tra quelli che siamo abituati a frequentare, è l'Orso Grigio, e in giro dopo cena non c'è nessuno. Ma manca la fila dei pullman di ferragosto che scaricano vacanzieri e sui sentieri ci sono pochi bambini urlanti e genitori stressati. C'è pace ovunque ed è quello di cui avevamo bisogno.

 Oggi siamo stati a Braies e il lago con poca gente è una visione davvero magica, la valle era di una bellezza commovente che neppure ricordavo. Sansone ha giocato e bevuto nel lago, ha corso sulle spiaggette e poi è rimasto seduto accanto a noi che mangiavamo il nostro panino e gliene davamo qualche pezzetto.
Oggi abbiamo incontrato tantissimi cani, mi è venuto in mente di fotografarli e creare una piccola galleria di cagnetti di montagna, forse lo farò. Sansone è stato bravissimo, non ha mai abbaiato, non si è azzuffato con nessuno, non ci ha mai obbligato a tirarlo via di peso da un incontro che stava diventando troppo violento.
Se Flori fosse stata con noi, avremmo mangiato il panino con i suoi guaiti di sottofondo, si sarebbe azzuffata con tutti i cani di passaggio e il suo abbaiare avrebbe echeggiato fino all'altra parte del lago.

 Oggi, dopo molto peregrinare, abbiamo finalmente trovato il kit Apple per scaricare le immagini sulla tavoletta, ma quando il Marito ha aperto le foto abbiamo trovato delle immagini di Flori che dorme sul nostro letto, foto che lui le aveva scattato qualche settimana prima che si ammalasse.



Che dire? Certe sorprese sono tenere e dolci ma spezzano il cuore.

lunedì 12 settembre 2011

23 di 365 - Dati di fatto

E' incredibile come questo posto sia sempre meglio ogni anno che passa. Ad ogni ritorno scopro nuovi servizi, miglioramenti, luoghi resi ancora piû belli. E allora penso alla mia terra, alla mia isola tanto amata e che tanto ha in comune con questi luoghi, pur con tante differenze evidenti. Penso alla mia isola e al suo cemento, ai suoi boschi saccheggiati e bruciati, ai cancelli fatti con le reti del letto e agli abbeveratoi nelle vasche da bagno dismesse. Penso alle fattorie che sembrano posti abbandonati, senza un fiore o un tocco di grazia, penso a chi lavora con i turisti ( o semplicemente con "clienti") e che non ha mai un sorriso, alle pareti delle case e ai muri deturpati dalle scritte, ai bordi delle strade e dei marciapiedi, anche in città, preda delle erbacce.
Poi vengo qui in vacanza, in un posto in cui le fattorie hanno esterni belli come giardini, in cui non mi riesce di trovare brutte costruzioni e sopratutto sono tutte terminate e intonacate, in cui le strade sono ben teniute e i boschi sono tenuti benissimo perchè dai boschi si campa, come si campa dai prodotti tipici che sono tipici veramente, non come i nostri formaggi fatti con latte rumeno.
Penso a come potrebbe essere la mia terra, una terra a cui non mancherebbe niente per essere così, se solo si volesse bene veramente, se solo si amasse un pò di più.

 Dopo questa sparata veniamo ad oggi: giornata estiva, pranzo alla malga Rin Bianco a Misurina e Sansone che zampetta nel ruscello e alla fine scivola e ci cade dentro a metà. Il cagnetto si rifiuta di mangiare i suoi croccantini, noi cerchiamo di tenere duro ma oggi mi sono intenerita e gli ho dato un pò di pane che ha divorato. Probabilmente è colpa mia che la notte del nostro arrivo l'ho nutrito con formaggio di Dobbiaco e pane....
 Stasera aperitivo con l'albergatore... domani vi racconto!

domenica 11 settembre 2011

22 di 365 - Rinascita e paragoni


Oggi, al risveglio, come faccio ogni volta che posso quando sono qui, mi sono seduta sul balcone a guardare, annusare, pensare e ringraziare Dio, o chi per lui, per aver creato un posto così perfetto per me e per i miei sensi. Ho preso in braccio Sansone e ci siamo coccolati a lungo a vicenda. E' stato tenero.



 Più tardi siamo andati in centro a passeggiare e fare fotografie, in paese c'è un concorso per lo spaventapasseri più bello e tutti i giardini espongono pupazzi bellissimi.



 Dopo la passeggiata in centro Sansone era un po' stressato per la tanta gente, abbiamo pensato di portarlo in Val Fiscalina ma mai avremmo immaginato la felicità del cagnetto. All'inizio era esitante dallo trovarsi sciolto e senza continui comandi o richiami, poi ha capito che era libero di fare più o meno quello che voleva e ha iniziato a saltare e correre nei prati come una gazzellina africana. Ha esplorato il bosco, ha bevuto nel ruscello e ci ha fatto pure un mezzo bagno, proprio lui che il mare mammamia che paura.
 Io e il Marito siamo stati davvero felici di vederlo di nuovo contento e spensierato dopo che per tre settimane era stato spento e svogliato.

 Anche io sono stata contenta e vorrei con tutto il cuore essere contenta e basta: senza fare paragoni, per una volta contenta e soddisfatta di questo cagnetto che è una meraviglia, un tesoro, un vero regalo e che non mi merita, in questo momento della nostra vita non mi merita proprio.

21 di 365 - Arrivi e inconvenienti

SABATO 10 SETTEMBRE 2011
 Questo sarà un doppio post. Ieri notte siamo arrivati a mezzanotte e la giornata è stata densa di imprevisti quasi tutti non felici. Perciò eccomi qua. Certe volte anche gli ottimisti incorreggibili come me fanno un po' di fatica... Dopo le avventure avventurose sulla nave Moby Lines per evitare a Sansone la notte in gabbia, all'aperto sul ponte superiore (comunque non consiglierò mai abbastanza la Sardinia Ferries) siamo finalmente sbarcati a Livorno. Giornata estiva, umore al massimo, desiderio di lasciarsi tutto alle spalle e progetti per il futuro. Ma a pochi chilometri da Empoli, a viaggio appena cominciato, la sfortuna era in agguato... La nostra mitica RR, la "Poderosa", improvvisamente ha emesso un rumore sconosciuto e un attimo dopo dal cofano hanno inziato ad uscire nuvole di fumo che nemmeno gli indiani quando chiacchierano con gli amici lontani e un terribile odore di gomma bruciata.
Il Marito si è fermato nella prima piazzola, ha aperto il cofano fumante e tantissimo liquido si è riversato sull'asfalto. Dopo un attimo di esitazione ha preso in mano la situazione e ha chiamato il Soccorso Stradale che ci ha portato al loro deposito/officina ad Empoli. Ad una prima occhiata è sembrata subito una cosa molto seria: radiatore spaccato e probabile rottura della testata del motore o, andando molto bene, delle cinghie o di qualche guarnizione. Insomma, una vera tragedia!!!
Dopo avere avvertito famiglia e amici abbiamo deciso di accettare l'offerta di Monica che ci ha prestatola sua auto e siamo finalmente partiti. Tralascio tutto quello che c'è stato nel frattempo ma non posso non raccontarvi che il Marito ha guidato per tutto il viaggio (anche dopo il tramonto) con gli occhiali da sole, quelli belli scuri, perchè ha dimenticato nella RR ad Empoli quelli chiari. E' stato un viaggio da paura, sopratutto lasciata l'autostrada, ma il Marito è stato fantastico, io un ottimo navigatore e a tarda notte siamo infine arrivati.

 Nei prossini giorni vi dirô dell'albergo, ora mi preme raccontarvi di Sansone e di me. All'arrivo in albergo il Marito è crollato per la stanchezza e la tensione accumulata, ma io avevo bisogno di un momento tutto per me e Sansone di fare la pipì. Siamo passati dietro l'albergo e ci siamo ritrovati in centro.
E' stato come tornare a casa. Sansone tirava e saltava, correva a destra e a sinistra annusando e piscettando dappertutto. Ha chiaramente riconosciuto il luogo e finalmente era di nuovo vivo e felice.

 E Flori era ovunque. In tutti gli angoli, in ogni aiuola, sotto tutti i tavolini dei bar a cercare briciole, accanto alla porta di ogni ristorante ad annusare i profumi di cucina. Flori è con me sempre, sempre e questo sentimento è meravigliosamente triste dolce e consolatorio al tempo stesso.
Basta vedere un certo tono di nocciola nel pelo di un altro cane o un tartufo nero di grandi dimensioni, un certo portamento o uno sguardo particolare per rivederla.

Ma lei era troppo speciale ed è per questo che il Marito ed io non riusciamo a trovare pace.

venerdì 9 settembre 2011

20 di 365 - Partenza!

Scrivo ora perché ho paura di non trovare la rete sulla nave, sono ancora troppo poco esperta con l'ipad.
Qui è di nuovo piena estate e mi chiedo se i bagagli che abbiamo preparato siano "saggi". E' la prima volta che andiamo a San Candido a settembre e non so cosa aspettarmi, ma forse la cosa migliore è non aspettarsi niente e prendere tutto quello che arriverà che sarà sicuramente bello e positivo come è sempre stato da quando frequentiamo quei posti magnifici.
Stasera primo viaggio in nave senza Flori e primo viaggio con una compagnia che non accetta gli animali all'interno della nave, sono pronta a sfoderare il mio sorriso migliore e raccontare che faccio bere Sansone e poi lo porto su al canile... Ma li avete mai visti i canili delle navi? Sono sull'ultimo ponte, vicino al fumaiolo (o come si chiama), c'è un rumore terribile e fa freddo. Non posso lasciarci Sansone. Perciò armiamoci di sorrisi....


Il prossimo post sarà da San Candido, un paesino da fiaba che ormai è come una seconda casa per noi, tanto ci siamo legati a quelle valli e a quella natura meravigliosa. Sarà bello come sempre, sarà tenero e malinconico pensare a com'era quando eravamo in quattro e a come Flori fosse felice in questi posti, libera di entrare in tutti i bar e ristoranti e accolta con un sorriso ovunque.
Ma Flori era una strappa-sorrisi e questa è un'altra storia e un prossimo post.

giovedì 8 settembre 2011

19 di 365 - Preparativi

Domani sera ci imbarcheremo per raggiungere il Continente (così dicevo quando ero bambina) e poi dopo circa 500 chilometri, arriveremo alla meta: Alto Adige, San Candido.
Oggi è stato tutto un continuo lavare, stirare, prendere appunti di cose che non possiamo dimenticare... Ho comprato una custodia per l'ipad e questo è il primo post che scrivo con la tavoletta. Devo dire che scrivo piuttosto velocemente, ma nella tastiera mancano tanti tasti che sono abituata ad usare e credo che al ritorno a casa mi toccherà rivedere i post e correggere qualcosa.
Oggi Sansone è stato estremamente quieto e non ha mangiato niente, spero che questa vacanza faccia bene anche a lui, non vedo l'ora di vederlo correre nei prati e rotolarsi nell'erba. Questo post è particolarmente breve, ma devo abituarmi a questo aggeggio, spero che nei prossimi giorni andrà meglio.
Un'ultima cosa: Flori è con me in ogni momento, in ogni cosa che faccio, in ogni oggetto che tocco, in tutte le cose che preparo per la partenza, nei mille pensieri per non dimenticare nulla. Lei è con me e mi manca tanto. Sempre.

mercoledì 7 settembre 2011

18 di 365 - Una schiarita


Sansone in spiaggia

Dopo la morte di Flori, per un lungo periodo, Sansone non ha più emesso alcun suono.
Non ha mai abbaiato molto, diciamo che andava dietro a Flori anche in questo, ma si è sempre fatto sentire moltissimo, soprattutto durante i viaggi in automobile. I primi anni che stava con noi, era sufficiente uscire dalla città e avviarsi verso una località di mare dove andiamo spesso e che significa aria aperta, corsa libera sulla spiaggia e bastoncino da riporto, per scatenare in lui un’irrefrenabile eccitazione che lo portava ad emettere dei versetti simili a quelli delle scimmie.
Questi buffi suoni iniziavano appena si intravedeva un po’ di alberi e verde dal finestrino e non terminavano con l’arrivo a destinazione ma solo con la discesa dall’auto e l’inizio vero e proprio della “passeggiata”.
Con il passare degli anni Sansone ha emesso questi versetti in varie occasioni: quando si va a pranzo da mia suocera, quando si sta per arrivare in posti conosciuti e portatori di “passeggiata”, quando si va in campagna dai miei parenti oppure quando si va negli adorati giardinetti vicino casa.
Dopo la morte di Flori, come dicevo, tutto questo non è più accaduto, ma stasera c’è stata una schiarita.
Siamo stati in campagna alle porte della città, dove abita mia cugina e dove i miei zii stanno in attesa che finisca il grande caldo e si possa rientrare in città.
Volevamo salutarli prima della partenza per la montagna anche perché quest’estate ci siamo visti proprio poco.
Quando siamo usciti dalla città e abbiamo preso la stradina che conduce alla casa Sansone ha iniziato ad uggiolare e ha poggiato la testina sulla spalla del Marito come non faceva da più di due settimane.
Il Marito era molto felice e anche un po’ intenerito perché questo cosa della testina Sansone la fa solo con lui, è proprio un loro linguaggio. A me si sono riempiti gli occhi di lacrime.
Per la tenerezza, la contentezza e il sollievo, credevo. Per la gelosia, l’invidia e la rabbia, è invece la verità. Perché io non ho più un linguaggio, perché io e Sansone non ci capiamo, perché non capisco cosa vuole e come sta. Ma di questo parlerò un altro giorno. Ora è tardi, bisogna riposare. Domani prepariamo i bagagli.

17 di 365 - Dubbi spezzacuore


Oggi mi sono arrivate per email le analisi di Flori.
La notte del 14 agosto, quando l’abbiamo portata dal veterinario per constatarne la morte, avevo chiesto che facesse delle analisi per scoprire le vere cause. Aveva fatto alcuni prelievi e richiesto delle analisi istologiche e cistologiche. Le analisi sembrano dire che c’è stata una polmonite di origine o con complicazioni (non capisco bene) micotiche.
Questo significa che la seconda cura era quella giusta e che non siamo arrivati in tempo?
Che se l’avessimo iniziata da subito forse non sarebbe morta?
Che questa malattia non è stata compresa nella sua gravità fin dall’inizio?
Pensare che forse si sarebbe potuta salvare mi spezza il cuore.

lunedì 5 settembre 2011

16 di 365 - Umori e amori


Ieri notte alle 2,30 il Marito ha consegnato l’ultima parte del lavoro, oggi ha dovuto riinviare alcune parti già consegnate e nel frattempo perdute (succede sempre!) ma, all’ora di pranzo è entrato ufficialmente in ferie.
Il risultato è stato che l’adrenalina che l’ha sostenuto fino ad oggi e che gli ha permesso di non fare una pausa da aprile, se non per la malattia e poi la morte di Flori, sta iniziando com’è giusto a scemare, lasciando l’uomo sguarnito e senza protezione di fronte ai sentimenti. Se nei giorni subito successivi alla perdita di Flori era riuscito a reagire in qualche modo buttandosi a capofitto nel lavoro e non avendo letteralmente il tempo per pensarci, ora c’è tutto il tempo di vivere il vuoto, di ascoltare il silenzio, di toccare con mano le nuove abitudini.
Nonostante l’inizio delle ferie il suo umore è triste perché fa i conti con tutto l’amore che provava per la nostra adorata Floridita.

domenica 4 settembre 2011

15 di 365 - Appostamenti e pedinamenti

Flori al mare d'inverno.


Sansone mi segue come un’ombra. Non è una cosa strana, lo so, anche Flori lo faceva, soprattutto recentemente, ma Sansone è esagerato.
Appena esco da una stanza anche se per pochi secondi, giusto il tempo che occorre per bere un bicchiere d’acqua o fare pipì lui, come per magia, mi si materializza accanto. E non sta in attesa per vedere che faccio, no, si sdraia sul pavimento o sale nella sua cuccia se è nelle vicinanze.
Spostamento definitivo.
E quando finisco di bere e ritorno dove mi trovavo, via, ci si risposta!

Flori aveva più tecnica. Aspettava quella manciata di secondi che le occorreva per capire se l’assenza era da considerarsi del tipo “assenza-lampo e di interruzione momentanea” oppure del tipo “assenza duratura e si inizia a fare qualcos’altro”.
Nel secondo caso non mi stava appiccicata, a meno che non dovessi sfaccendare in cucina, ma si sdraiava di traverso proprio sullo spazio che una porta occuperebbe se fosse chiusa, con il risultato che ero costretta a saltarla per passare da una stanza all’altra.
In questo modo però teneva tutto sott’occhio, aveva la situazione sotto controllo e, soprattutto in occasione dei preparativi per uscire, poteva osservare benissimo le varie fasi della toeletta e della vestizione e solo a quel punto adottare l’aria da orfanella smarrita e abbandonata e chiedere di uscire.

sabato 3 settembre 2011

14 di 365 - Abitudini familiari 1: lo yogurt


Da quando io e il Marito stiamo cercando di tenere il peso sotto controllo (in realtà dovrei scrivere: di dimagrire…) in frigo non manca mai lo yogurt alla frutta. Adoro lo yogurt, sopratutto quello bianco, non zuccherato e piuttosto denso, come quello che faceva in casa mia nonna. Scaldava il latte ad una temperatura che solo lei, senza termometro, era in grado di riconoscere, ci univa un po’ di yogurt della precedente preparazione e poi, dopo averlo ben mescolato, lo copriva amorevolmente con con coperte di lana e lo lasciava riposare per alcune ore.
Avete notato che le ricette delle nonne o delle mamme (le mamme della mia generazione, non le mamme di oggi che sono mie coetanee) quasi sempre non hanno quantità, tempi certi, pesi, misure? Mia suocera fa un’ottima zuppa di fave, cavolo e carne di maiale che è un piatto tipico della mia città e che si prepara con alcune varianti in quasi tutta l’isola in occasione delle festività di novembre. Non possiede una ricetta scritta e tutte le volte che me la sono seduta accanto con carta e penna e le ho chiesto di raccontarmi come fa, dopo pochi passaggi ha iniziato a dire: Eh, poi lo vedi tu quando è cotto. Oppure: Poi ti accorgi da sola quando devi aggiungere il cavolo. Con il risultato che ho lasciato perdere e che quest’anno le chiederò asilo per guardare come fa.

Ma torniamo allo yogurt.
Il Marito non ha mai mangiato lo yogurt perché è acido. Poi ha assaggiato una coppetta comfort food che avevo preparato tempo fa con fragole fresche, briciole di biscotti e yogurt e si magicamente ricreduto. Ancora non mangia quello bianco (a parte nelle salsine che io preparo con le spezie per il pollo) ma quello alla frutta sì.
Di solito ci facciamo merenda il pomeriggio.

L’abitudine familiare funziona così: si interrompe quello che si sta facendo, si va in cucina, si prendono due yogurt e due cucchiaini e ci si siede nei posti che occupiamo a colazione.
E come a colazione, Sansone si nasconde sotto il tavolo, e osserva non visto, e Flori sta fuori sull’angolo e tiene d’occhio alternativamente me e il Marito.
Il primo passo è aprire il bicchierino strappando il coperchietto di stagnola su cui rimane un sacco di yogurt. A me piace leccarlo ma piace anche ai cagnetti e allora tradizione vuole che il Marito lo dia a Sansone e io a Flori.
Il secondo passo è gustare con calma lo yogurt.
Il terzo passo è porgere il bicchierino, ormai vuoto per il cucchiaino ma ancora scrigno di bontà per un’abile lingua canina, ai cagnetti in attesa.
Il Marito a Sansone e io a Flori.

Il Marito a Sansone e io…

venerdì 2 settembre 2011

13 di 365 - ADSL- dipendenza e gastronomia

E’ bastato cambiare gestore telefonico e il progetto del mio blog è sfumato dopo soli dodici post.
Dopo aver rifiutato per anni fantasiose offerte “risparmiose” per telefono e ADSL, perché nessuna riusciva a competere con il nostro vecchio contratto, il mese scorso abbiamo accettato di cambiare, la differenza di prezzo era minima ma iva compresa e allora ci siamo detti che ne valeva la pena. In più il numero rimaneva lo stesso, il passaggio da un gestore all’altro senza soluzione di continuità, cosa fondamentale non tanto per me che ancora al blog neppure ci pensavo ma per il Marito che con la rete ci lavora. 
Bene, deciso, messo in moto l’ingranaggio.
Peccato che ieri, dopo trionfanti messaggi di Tele Tu (e diciamolo, via!) che mi avvertivano che la mia linea telefonica nonché connessione ADSL era stata attivata, è stato evidente che avremmo dovuto cambiare il modem/router perché quello che abbiamo non è configurabile con i loro parametri.
Il Marito sembrava una tigre in gabbia, io lì per lì ho pensato solo a come risolvere il suo problema di lavoro ma non ho riflettuto sulla ricaduta sul blog.
Quando ieri notte mi sono seduta per il solito appuntamento quotidiano e ho capito che non c’era niente da fare mi sono incazzata come un’ape a cui hanno rapito la regina.
Io non so se c’è qualcuno che legge questo blog, forse ancora no, ma non voglio mollare e ieri il mio pensiero per Flori l’ho scritto su un post-it, perciò oggi vi beccherete ben 2 post: quello di ieri e quello di oggi.
E anche questa lunga tirata contro i gestori telefonici.
Sempre che il Marito riesca a trovare un modem/router nuovo e a configurarlo.
Ma il Marito è un mago della tecnologia e ho grande fiducia nelle sue doti.
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Da oggi sono ufficialmente in ferie e come prima cosa mi sono concessa una rilassante seduta dal parrucchiere. Da quando porto i capelli così corti sono davvero soddisfatta, a parte i complimenti ricevuti che sono serviti a rassicurare la mia parte timidina, la praticità e la freschezza sono davvero impagabili. Credo che li terrò così per tutto l'inverno dato che voglio riprendere al più presto con la piscina.

Ma sto divagando.
Dopo il parrucchiere sono corsa a casa a dare una mano al Marito (per quello che posso) per velocizzare il suo lavoro ormai agli sgoccioli, ma si sa che quando una consegna è alle porte il Marito è teso e nervoso e per rendere la pausa pranzo più allettante e meno lunga ho preparato due tipi di sandwich: uno inventato lì per lì e uno tornato alla mente dopo tanto tempo.
Vi scrivo le ricette per chi li volesse provare per un pic nic, per portarli al mare o per gustarli davanti ad un bel film o ad una partita di coppa.

Sandwich Lì per lì
Ingredienti
·         1 fetta di pan carré
  • 1filetto di acciuga
  • 1 foglia di lattuga romana
  • 1 fettina di formaggio fresco (io ho usato il Dolcesardo)
  • maionese leggera o allo yogurt
Preparazione
Spalmare di maionese la fetta di pane, poi con un coltello, senza tagliare, segnare la diagonale in modo che venga bene piegare la fetta in due ottenendo un triangolo. Adagiare il filetto di acciuga sul lato lungo di uno dei due triangoli, coprire con la fettina di formaggio e la foglia di insalata. 
Ora ripiegare la fetta di pane seguendo la traccia che abbiamo fatto con il coltello. Premiamo bene una parte sull'altra.
E' pronto da gustare. 

Sandwich Oltremare
Ingredienti
·         2 fette di pan  carré ai cereali
  • pesto
  • pomodori freschi
  • 1 fetta di tacchino arrosto
  • un pizzico di sale
Preparazione
Spalmate con il pesto le fette di pane, adagiatevi il tacchino arrosto e qualche fettina di pomodoro sottilissima, un pizzico di sale e chiudete con la seconda fetta.
Premete bene una fetta sull'altra. E' pronto da gustare.

Flori sarebbe impazzita se fosse stata in cucina durante la preparazione dei miei sandwich e oggi è stato come se fosse lì ad annusare l'aria con il suo nasone nero, a passarmi in mezzo alle gambe, a piangere pretendendo qualcosa dal tavolo.
Questi sandwich sono per lei in ricordo delle mille volte in tutti questi anni che ho diviso con lei quello che mangiavo.



12 di 365 - Andarsene così


Così piccola ma così grande

Spero di morire con qualcuno amato che mi accarezza. Addormentarmi senza soffrire. Spero di morire vecchissima come lei e come lei, poco prima andare a passeggiare in un luogo tanto amato come Vallicciola.
Spero di andarmene così come Flori.

In realtà questo è il post del 1 settembre 2011. Il perché lo scrivo nel prossimo post.