Flori pochi mesi fa felice a Vallicciola.

giovedì 22 marzo 2012

148 di 365 - Progetti

Nonostante avessi creduto che stessi rinascendo alla vita dopo questo periodo buio e doloroso per quanto riguarda la salute, ieri e oggi ho dovuto ricredermi: non sto ancora bene e il dolore c'è, pronto a spuntare fuori appena sospendo i farmaci.
Questo anno bisestile non è iniziato bene, un sacco di acciacchi, uno dietro l'altro che mi hanno portato il morale a terra e il blog interrotto da tanto tempo. Mi sono chiesta se fosse il caso di mollare dato che il progetto di "un post al giorno per 365 giorni" è tramontato, ma mi dispiace tanto, l'appuntamento serale con me stessa, con Flori, con Tatti, con Sansone e la vita che gira intorno mi rendeva felice, e anche se era un obbligo, era un obbligo che portava felicità.
Mi sono chiesta quindi "come" continuare, se andare avanti come se niente fosse (come ho fatto in questi pochi giorni da quando ho ricominciato) o se scrivere due post al giorno fino a rimettermi in pari. La prima opzione mi lascia insoddisfatta perché in questi due mesi sono successe tante cose che vorrei raccontare, ma non sono sicura di riuscire a portare avanti la seconda.

Una soluzione potrebbe essere un misto tra le due: continuo a scrivere il mio post quotidiano e quando non sto troppo male e ho un po' più tempo del solito ne scrivo un altro per raccontare le cose accadute e tralasciate.
Ecco, farò così.

E affinché la primavera arrivi anche dentro di noi ecco una poesia di Alfred De Musset:

Marzo

Nei boschi, da sera a mattina,
si schiudono fresche sorprese:
leggero sui prati cammina
Marzo, incantevole mese.
Ancora non c'è l'usignolo
ricolmo di note e di trilli,
ma lungo le prode e nel bosco
già fremono e parlano i grilli.
E, guarda, la siepe s'è desta
coperta di fiori, odorosa;
il pesco s'ammala di festa
schiudendo i suoi petali rosa.
C'è pioggia, c'è vento, c'è sole:
è Marzo, ogni cosa ha un incanto;
è Marzo che piange e non vuole...
che mostra il sorriso tra il pianto.



2 commenti:

  1. Mia cara, scrivere deve essere un piacere, oppure uno sfogo, un'esigenza interiore, un modo per condividere le proprie emozioni: non ci sono regole, obblighi, scadenze temporali...non importa quando scrivi, ma come lo scrivi, niente altro!
    Ti abbraccio e ti capisco, ho passato anch'io un periodo del genere, ci è voluta molta forza per superare il dolore e la depressione, però piano piano ci sono riuscita (almeno per ora), coraggio!

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  2. Laura cara, che piacere che mi fanno le tue parole, ti ringrazio perché mi fanno bene al cuore e mi spronano a continuare. Grazie di cuore.

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