Sansone è come disorientato: Flori era la sua bussola.
Ma Flori era anche la mia bussola: la sua bellissima coda, come la piuma sul capello di un moschettiere, ondeggiava a destra e a sinistra davanti a me quando uscivamo in passeggiata o in escursione in montagna, e mi guidava.
Trotterellava avanti con passo lesto e poi si girava di tre quarti e mi guardava di sottocchio per vedere se arrivavo, se mi ero fermata o se la seguivo. Ed era così bello avere qualcuno che mi aspettava sempre, alla fine della strada, dietro una curva, prima di una svolta, ma ero sempre io che mi fermavo per prima.
Ora è lei che si è fermata ed io sono rimasta sola.
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La mia bussola |
Ora è lei che si è fermata ed io sono rimasta sola.
E mi sento perduta.
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