Flori pochi mesi fa felice a Vallicciola.

mercoledì 5 ottobre 2011

46 di 365 - Quando il dolore non tace

La vita va avanti senza scosse apparenti. 
Tutte le mattine mi preparo e vado al lavoro e ci resto almeno fino alle cinque e mezzo. Nell'intervallo del pranzo il Marito viene a prendermi con Sansone e mangiamo insieme raccontandoci le novità e le cose che abbiamo fatto.
Mentre sono in ufficio chiacchiero, rido, mi arrabbio, insomma sono viva.
All'uscita dal lavoro vorrei andare al mare a camminare o in campagna a camminare o in giro per la città a camminare, ho bisogno di svuotare i pensieri, di rilassare muscoli e cervello, di ricaricarmi, spesso invece torno a casa e allora c'è il blog da aggiornare, un'occhiata a facebook, la cena da preparare e sempre, sempre qualche altra cosa da fare a cui non riesco a sottrarmi.
Dopo cena è il mio momento, finalmente tutto si ferma e posso farmi coccolare dal Marito davanti alla tivù, immagine borghesissima lo so, ma le coccole sono proprio terapeutiche e poi abbiamo un'enorme quantità di film e serie tv in arretrato da guardare.
Il fine settimana ci si sveglia con più calma ma ci si alza ugualmente presto, si fa colazione al bar e quasi sempre si esce dalla città e si va al mare e sto proprio bene, vorrei che fosse sempre così e non è vero che mi annoierei come dicono tanti.

La vita va avanti senza scosse apparenti, come una normale e banale vita di provincia e il dolore tace perché il pensiero di Flori è ranicchiato in un angolo buio, in contrasto con quanto lei era luminosa e solare.
Il dolore tace perché la mia vita va avanti facendo finta di niente, come se lei non fosse altro che una parola vuota di significato: "flori" cosa significa questa parola? flori flori flori flori flori la ripeto finché non vuol dire più niente ed è solo un suono vuoto. 
Il dolore tace perché non riesco più ad affrontarlo, perché è ancora troppo, perché non gli posso aprire la porta e permettergli di uscire. 

Ma oggi ho guardato un cagnetto peloso e biondo dal finestrino della macchina e ho provato a cercare qualcosa in comune con Flori e né lo sguardo, né il naso o il portamento avevano niente di suo ma l'immagine di lei mi è arrivata negli occhi ancora così viva che avrei voluto urlare.

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