Flori pochi mesi fa felice a Vallicciola.

martedì 29 novembre 2011

102 di 365 - Del baccalà, di Sansone e di cocenti delusioni

Premessa: adoro il baccalà.
Svolgimento: non so cucinarlo e me lo faccio preparare dalla Suocera che ne fa delle ottime frittelline.

Qualche giorno fa al reparto pescheria del supermercato dove vado di solito c'era lui, il baccalà già ammollato, dei bei filettoni, bianchi e carnosi, non ho resistito e l'ho comprato. Non so friggere, infatti una delle prime cose che comprerò per la nuova casa sarà una bella friggitrice a cestello rotante. Non so friggere dicevo, e ho optato per una ricetta che faceva mia mamma e che mi piaceva molto: baccalà in umido con patate. Siccome sono maestra di Calamari in umido con patate, uno dei miei cavalli di battaglia, ho pensato che il procedimento e gli ingredienti fossero gli stessi e mi sono organizzata.
Il piatto è venuto molto buono ma la prossima volta devo ricordarmi di unire il baccalà solo a metà cottura delle patate, altrimenti si sfalda e non ne rimane niente.

Naturalmente in casa c'era un ottimo profumino di baccalà e Sansone era elettrico quasi come quando ordiniamo la pizza. Il Marito ed io abbiamo cenato con l'accompagnamento musicale delle sue unghiette che danzavano il tip tap sul pavimento di marmo, chiaro indice di nervosismo da "non so se me ne daranno un po' o se mi toccano quei pessimi croccantini anche stasera". Dopo cena, impietosita e intenerita ho proposto al Marito di dargli un po' di sughetto di baccalà e pane e così è stato. Il cagnetto ha fatto la ola da quanto era felice e soddisfatto!



Il dramma si è consumato la sera dopo.
Non amo buttare via il cibo, mi hanno insegnato a finire quello che ho nel piatto e se avanza qualcosa si mangia il giorno dopo. Il baccalà in umido ci era piaciuto molto, ne era avanzato un po' e abbiamo deciso di consumarlo per cena. Non mi sono accorta subito dell'agitazione di Sansone mentre lo scaldavo, me ne sono resa conto a cena mentre lo stavamo mangiando e, forse con un po' di egoismo, non ci ho fatto caso e ci siamo pappati quello che restava del baccalà senza tenerne un po' da parte per il cagnetto.
Cagnetto che ci è rimasto malissimo, "da cani" direi, coda bassa e orecchie mosce, non è venuto nemmeno sul divano a farsi coccolare... cocente delusione gastronomica!!

(il giorno dopo gli ho comprato un filetto di pesce persico... vi assicuro che mi ha perdonato!)

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