Abitavo a circa un quarto d’ora
di cammino e facevo sempre volentieri la strada a piedi, ormai quasi in
automatico tanto la conoscevo bene, con la mente persa in pensieri,
riflessioni e canzoni che cantavo in silenzio solo per me.
Ma non ci sono state canzoni quel
giorno, né pensieri persi dietro chissà cosa, tenevo il cane tra le braccia, in
mano potrei dire, tanto era piccolo, e tutta la mia attenzione era tesa a non
sballottarlo troppo e a far sì che non cadesse.
Le persone che incrociavo lungo
la strada ci guardavano e sorridevano.
Dopo un po’ ho iniziato a sorridere
anch’io, a quelli che incontravo e anche da sola: guardavo il cagnolino e quel
suo buffo naso, gli sorridevo e sorridevo anche a me stessa.
Delle prime ore trascorse a casa
non ricordo più nulla, solo che ho preparato una zuppetta di pane e latte che è
stata spazzolata via in un battibaleno.
Dopopranzo ci siamo addormentati
insieme, al sole sul divano di fronte alla finestra e al risveglio, quando ho
accarezzato il fagottino addormentato nell’incavo del mio seno, svegliandolo,
quando ha sollevato il muso e mi ha fissato con quegli occhi incredibilmente
rotondi, niente è più stato come prima.
Senza quasi rendermene conto è stato
naturale pensare di tenerlo con me, immaginare che avrei potuto portarlo al
lavoro la mattina: - …Farebbe proprio una bella
passeggiata e quando è bella giornata potrebbe stare fuori e io servirei i clienti
lasciando la porta aperta…
All’epoca avevo il pomeriggio
libero e pensai che saremmo potuti andare insieme dappertutto e in particolare
nel parco vicino casa. Piano, piano questo pensiero prese sempre più forma fino
a diventare una decisione definitiva: avrei tenuto il cane!
La prima cosa che mi raccontasti era che aveva il naso a pois. Ero un po' sconcertata, perché per me il tuo cane era Cloe (e anche un po' il mio, in certi momenti...).
RispondiEliminaSe mi ricordassi il giorno scriverei di quando portai Flori alla spiaggia perché tu non c'eri e mi vomitò sabbia nella macchina nuova...
Cri
Cleo era il cane della prima giovinezza (o della fine dell'infanzia...), è arrivata che avevo solo 12 anni e non me ne sono mai occupata veramente.
RispondiEliminaMai preparato un pasto, mai portata dal veterinario (ma allora i cani si portavano dal veterinario solo se stavano male), mai coccole sul divano.
Cleo è stata un po' come il primo amore ma Flori è stata quello della maturità...