Una cara amica oggi mi ha raccontato una storia. E' la storia di un cane e di un ragazzo, di appuntamenti senza orologio e di pizzette a ricreazione. E' la storia che forse, da bambini, tutti avremmo voluto vivere.
Questa storia oggi è per voi e per me che vorrei ancora Flori ad aspettarmi da qualche parte.
C'è un cane che tutte le mattine alle otto e mezzo accompagna a scuola un ragazzo e poi va via.
Lo stesso cane ritorna alle undici per la ricreazione e, siccome è conosciuto da tutti gli studenti, in barba ad ogni consiglio per una sana alimentazione, sbafa pizzette, brioches e focaccine accompagnate da coca cola.
Naturalmente alla fine delle lezioni il cane scorta il bimbo fino a casa.
Non ho riflessioni o commenti da fare sul fatto che gli studiosi dicano che "i cani non hanno il senso del tempo" o che "sono animali estremamente abitudinari" oppure anche che "il cibo muove la maggior parte dei comportamenti". Non sono un'etologa e non mi interessa dare pareri scientifici, a parte che non ne sarei proprio in grado. Dico soltanto che mi sembra una storia bellissima e che molti bambini desidererebbero vivere una storia così.
E probabilmente anche molti cagnetti....
La cittadina in cui si svolge questa bella storia si trova nel nord dell'isola e il Marito, io e i cagnetti abbiamo fatto delle bellissime passeggiate nei boschi lì vicino. E' un posto che amiamo molto e la fotografia della copertina di Un anno senza Flori è stata scattata proprio in occasione di una gita in quei posti.
Eccone qualche altra.
Sansone che, impudentemente, fa pipì sulle sequoie....
Flori che se la gode in mezzo ai graniti...
e Flori e Sansone in pieno trekking tra le rocce.
E se aguzzate molto bene la vista potete vedere la sottoscritta (ancora ricciolo munita) che arranca da dietro i cespugli....
Nessun commento:
Posta un commento