Flori pochi mesi fa felice a Vallicciola.

lunedì 12 dicembre 2011

114 di 365 - Di cacca e pipì

Dato che ieri ho intrapreso questo serissimo discorso riguardante pisciatine e cagatine, non posso esimermi dal concludere l'argomento, che oggi in effetti è serissimo: si parla di cacca.

Sansone lo potremmo definire il cane dalla cacca lampo, dalla cacca razzo, dalla cacca supersonica. 
Sansone cammina normalmente, annusando di qua e di là, poi improvvisamente e senza nessuna avvisaglia, si accovaccia e in un batter di ciglia produce le sue scorie. Se per caso siamo girati da un'altra parte o soprappensiero c'è il rischio che nemmeno ce ne accorgiamo, con il risultato, assai riprovevole, di non raccogliere la produzione canina.

Flori era una perfezionista, non c'è che dire, ma molto più prevedibile. Flori aveva il culto della cacca. 
Intanto mutava modo di camminare e di muoversi, e col passare degli anni io riuscivo quasi sempre ad interpretare i suoi movimenti, poi iniziava ad andare nervosamente avanti e indietro lungo un linea retta immaginaria, e dopo tre o quattro ripensamenti, scelto il posto, iniziava a girare su stessa, molte volte, fino a quando si accovacciava e faceva la cacca. 
Se questo vi sembra complicato, sappiate che a volte dopo l'andare avanti e indietro e le giravolte, ricominciava tutto daccapo fino a trovare un nuovo "posto perfetto".

Non ho foto di Flori impegnata in così alte incombenze, ma eccone una seconda di Sansone


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