Il socio di Barbara allora gli ha telefonato dicendogli: C'è qui la signora che voleva vedere i tuoi cani.
Signora?
Da quando ho smesso di essere una "ragazza" e sono diventata una "signora"? In quale anno, giorno, minuto, in quale istante preciso il mio aspetto ha perso la freschezza della ragazza e ha guadagnato la maturità della signora? Oh mio Dio, è vero che probabilmente avevo un'aria stanca, in fondo era la sera di venerdì, la fine di una dura giornata dopo una durissima settimana di lavoro, e forse il giaccone verde trapuntato proprio non mi dona, è ora che lo regali, e magari adesso che ho i capelli così corti non posso proprio fare a meno di truccarmi un po'.
Ma non sono MAI stata una signora, indosso le Superga invece che le Manolo, ho la borsa con Topolino e adoro i cartoni, non so giocare a burraco e il tè lo prendo insieme al Marito nella nostra cucina, nelle tazze con le renne...
Questa è una cosa su cui devo meditare, riflettere, elaborare...
Nel frattempo becchiamoci questa bella canzone di una che, davvero, una signora non lo è mai stata.
Questi sono giorni importanti per la nostra piccola famiglia che, proprio in questi giorni, potrebbe crescere un po'. Non voglio sbilanciarmi e dire troppo, solo che ieri il Marito mi ha detto che era da tanto tempo che non mi vedeva così felice.
Il resto, forse, a domani.
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