Il secondo giorno ha imparato che dietro la porta del bagno, che rimane aperta, si trovano carezze.
Il terzo giorno ha imparato il suo nome e che non si ruba la pappa di Sansone.
Il quarto giorno è riuscita a scendere due gradini e il marciapiede.
Il quinto giorno al suono della sveglia me la sono trovata accanto al letto, attorcigliata ai miei piedi, pazza di felicità al vedermi. E sono stata sua.
Il sesto giorno ha fatto una lunga passeggiata senza mai fermarsi (ma senza fare nemmeno una pipì o una cacca, perché quelle, naturalmente, si fanno a casetta...)
Il settimo giorno ha fatto ben due rampe di scale in discesa e in salita e ha ululato.
E domani, mare, spiaggia, vento, felicità.
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