Flori pochi mesi fa felice a Vallicciola.

domenica 11 settembre 2011

21 di 365 - Arrivi e inconvenienti

SABATO 10 SETTEMBRE 2011
 Questo sarà un doppio post. Ieri notte siamo arrivati a mezzanotte e la giornata è stata densa di imprevisti quasi tutti non felici. Perciò eccomi qua. Certe volte anche gli ottimisti incorreggibili come me fanno un po' di fatica... Dopo le avventure avventurose sulla nave Moby Lines per evitare a Sansone la notte in gabbia, all'aperto sul ponte superiore (comunque non consiglierò mai abbastanza la Sardinia Ferries) siamo finalmente sbarcati a Livorno. Giornata estiva, umore al massimo, desiderio di lasciarsi tutto alle spalle e progetti per il futuro. Ma a pochi chilometri da Empoli, a viaggio appena cominciato, la sfortuna era in agguato... La nostra mitica RR, la "Poderosa", improvvisamente ha emesso un rumore sconosciuto e un attimo dopo dal cofano hanno inziato ad uscire nuvole di fumo che nemmeno gli indiani quando chiacchierano con gli amici lontani e un terribile odore di gomma bruciata.
Il Marito si è fermato nella prima piazzola, ha aperto il cofano fumante e tantissimo liquido si è riversato sull'asfalto. Dopo un attimo di esitazione ha preso in mano la situazione e ha chiamato il Soccorso Stradale che ci ha portato al loro deposito/officina ad Empoli. Ad una prima occhiata è sembrata subito una cosa molto seria: radiatore spaccato e probabile rottura della testata del motore o, andando molto bene, delle cinghie o di qualche guarnizione. Insomma, una vera tragedia!!!
Dopo avere avvertito famiglia e amici abbiamo deciso di accettare l'offerta di Monica che ci ha prestatola sua auto e siamo finalmente partiti. Tralascio tutto quello che c'è stato nel frattempo ma non posso non raccontarvi che il Marito ha guidato per tutto il viaggio (anche dopo il tramonto) con gli occhiali da sole, quelli belli scuri, perchè ha dimenticato nella RR ad Empoli quelli chiari. E' stato un viaggio da paura, sopratutto lasciata l'autostrada, ma il Marito è stato fantastico, io un ottimo navigatore e a tarda notte siamo infine arrivati.

 Nei prossini giorni vi dirô dell'albergo, ora mi preme raccontarvi di Sansone e di me. All'arrivo in albergo il Marito è crollato per la stanchezza e la tensione accumulata, ma io avevo bisogno di un momento tutto per me e Sansone di fare la pipì. Siamo passati dietro l'albergo e ci siamo ritrovati in centro.
E' stato come tornare a casa. Sansone tirava e saltava, correva a destra e a sinistra annusando e piscettando dappertutto. Ha chiaramente riconosciuto il luogo e finalmente era di nuovo vivo e felice.

 E Flori era ovunque. In tutti gli angoli, in ogni aiuola, sotto tutti i tavolini dei bar a cercare briciole, accanto alla porta di ogni ristorante ad annusare i profumi di cucina. Flori è con me sempre, sempre e questo sentimento è meravigliosamente triste dolce e consolatorio al tempo stesso.
Basta vedere un certo tono di nocciola nel pelo di un altro cane o un tartufo nero di grandi dimensioni, un certo portamento o uno sguardo particolare per rivederla.

Ma lei era troppo speciale ed è per questo che il Marito ed io non riusciamo a trovare pace.

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