Ieri
notte alle 2,30 il Marito ha consegnato l’ultima parte del lavoro, oggi ha
dovuto riinviare alcune parti già consegnate e nel frattempo perdute (succede
sempre!) ma, all’ora di pranzo è entrato ufficialmente in ferie.
Il
risultato è stato che l’adrenalina che l’ha sostenuto fino ad oggi e che gli ha
permesso di non fare una pausa da aprile, se non per la malattia e poi la morte
di Flori, sta iniziando com’è giusto a scemare, lasciando l’uomo sguarnito e
senza protezione di fronte ai sentimenti. Se nei giorni subito successivi alla perdita
di Flori era riuscito a reagire in qualche modo buttandosi a capofitto nel
lavoro e non avendo letteralmente il tempo per pensarci, ora c’è tutto il tempo
di vivere il vuoto, di ascoltare il silenzio, di toccare con mano le nuove
abitudini.
Nonostante
l’inizio delle ferie il suo umore è triste perché fa i conti con tutto l’amore
che provava per la nostra adorata Floridita.
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